Riscoperta nel periodo della pandemia, la bicicletta è da sempre un mezzo di trasporto ecologico e che apporta benefici alla salute.
Chi la utilizza regolarmente può vivere fino a 2 anni in più, questo quanto emerso da uno studio recente, che ha anche evidenziato anche come gli utilizzatori dimostrino meno età di quella che hanno. Si tratta forse di uno dei mezzi di traporto più vecchi e semplici del mondo, che però stiamo riscoprendo non solo per belle gite all’aria aperta ma anche per muoverci in modo sostenibile in contesti urbani e raggiungere ad esempio i luoghi di lavoro.
Arriva la bella stagione e la voglia del contatto con l’aria aperta. Le strade delle città si stanno riempiendo di un mezzo molto antico, inventato nel 1819 e diffusosi nei primi anni del Novecento, parliamo della bicicletta. Questa è tornata in voga nel periodo della pandemia e anche adesso che l’emergenza sanitaria è terminata, è rimasta fra le maggiori abitudini di tutti, senza differenza di età.
Molto comoda per raggiungere i luoghi di lavoro o la scuola, la bicicletta è la perfetta compagna anche per scampagnate all’aria aperta. Il suo utilizzo costante ci consente non solo di muoverci in maniera sostenibile ma anche di sviluppare benefici importanti a livello salutare.
Non serve essere un professore universitario per capire che il movimento fa bene al corpo, specialmente con l’avanzare dell’età, ma soprattutto consente una corretta ossigenazione degli organi e del sangue, rallentando anche l’invecchiamento. Quest’ultimo dettaglio in particolare è stato studiato in un recente studio, che ha messo nero su bianco molte cose che immaginavamo. Ad esempio, sappiamo ora che chi utilizza regolarmente la due ruote può vivere fino a 2 anni in più e ne dimostra fino a 8 di meno.
Tutto questo perché le articolazioni e la muscolatura rimangono forti e vitali più a lungo, inoltre la corretta e costante ossigenazione del sangue consente una migliore funzionalità degli organi ma anche delle capacità cognitive del cervello.
Pedalare è un’attività semplice che può essere fatta davvero da tutti, per questo è così diffusa. Bastano 30 minuti al giorno per rimanere in forma e ora sappiamo che è utile per vivere non solo meglio ma anche più a lungo. Il concetto è stato sottolineato dal presidente Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Alessandro Tursi.
“Sicuramente c’è un boom del turismo attivo ed esperenziale. Di certo la crescita del cicloturismo può fare da apripista per iniziare questa buona abitudine nella vita di tutti i giorni, fra l’altro proprio nel periodo vacanziero si mettono in discussione le cattive abitudini” ha spiegato all’Agi.
Sempre più italiani preferiscono questo mezzo green che fa bene a salute a ambiente, questo quanto emerso dai dati di Legambiente, che tradotti in numeri dicono che il cicloturismo occupa il 4% del totale del 2022. Secondo Ipsos però solo il 10% adotta la bicicletta come mezzo per andare il lavoro.
Tursi ha segnalato che nonostante tutto ciò però, l’Italia è fra le peggiori in Europa e qui due spostamenti in auto su tre avvengono in città e sotto i 3 chilometri. Ancora Tursi “La bici è una soluzione climatica e urbanistica, ci consente di muoversi in modo intelligente e apporta una serie di benefici a lungo termine, non inquina e fa risparmiare lo spazio pubblico. I nostri spazi urbani sono belli ma ovunque vai ci sono distese di auto ed è tutto un immenso parcheggio a cielo aperto. Gli spazi sono concepiti in funzione della circolazione delle vetture e penso che sia anche sbagliato sostituirle con quelle elettriche”.
Non è questa secondo lui la soluzione più green ma bisognerebbe darsi da fare per cambiare radicalmente abitudini e utilizzare l’auto solo in caso di vera necessita, ad esempio il maltempo in cui ovviamente non ci si può spostare con la bicicletta.
Tursi ha poi parlato del capitolo sugli incidenti stradali che coinvolgono e uccidono i turisti in strada:
“in italia si pensa che il problema siano i ciclisti. non è così, la bici è una soluzione alla mobilità e al problema dell’incidentalità stradale. è confermato che si muore di più sulle strade dove si usa di meno”.
Dati alla mano, le persone che la usano regolarmente hanno un’aspettativa di vita più lunga. La bicicletta è uno strumento utile a combattere la sedentarietà e problemi come l’obesità, ma poi fa bene anche a una serie di attività, oltre che chiaramente all’ambiente. Ne beneficia poi anche il lato psicologico.
Iniziamo dal muscolo più importante del corpo, il vero e proprio motore che muove tutto: il cuore. Come tutte le attività aerobiche, anche pedalare fa bene al cuore perché lo rende più efficiente, pesante e grande. Quindi riesce a contenere maggiore quantità di sangue, aumenta la capillarizzazione dei muscoli e migliora il sistema cardiocircolatorio.
Questi fattori proteggono il muscolo e le arterie, riducendo il rischio di patologie, ipertensioni e infarti.
Andare in bici fa bene alla forma fisica perché tonifica il corpo e rassoda muscoli come i glutei, però fa bene anche alla mente. Alcuni ricercatori dell’Illinois in particolare hanno evidenziato un miglioramento del 15% sui test mentali dopo che le persone prese in esame avevano migliorato la propria performance in bicicletta. Quindi, l’esercizio fisico stimola la generazione di cellule nuove nell’ippocampo e questo effetto è buono anche per chi soffre di Alzheimer e Parkinson.
Utile per dimagrire e bruciare grasso, pedalare è un’ottima attività da fare soli o in compagnia, in quest’ultimo caso rappresenta anche una buona opportunità di socializzazione che aiuta chi ha problemi in questo senso. È ecologica, salutare ma anche buona per il portafoglio, in effetti la rivista Forbes ha valutato il costo operativo annuale di una vettura negli Stati Uniti e anche Federconsumatori ha fatto la stessa ricerca in Italia, stabilendo la cifra di circa 7.000 euro. Andando in bici si abbattono i costi e di certo quelli per la manutenzione del mezzo sono minori.
Fra i benefici correlati abbiamo poi anche il miglioramento di attività come il sonno e quella sessuale. Nel primo caso, i ricercatori dell’Università di Stanford hanno evidenziato che pedalare anche solo 20 minuti al giorno aiuta coloro che soffrono di insonnia ad addormentarsi prima e raggiungere un sonno prolungato.
Per quanto riguarda il sesso invece, la tesi è quella del cardiologo Michael Crawford, che ha detto che un cuore ben allenato pompa più sangue, fattore che migliora l’erezione maschile. Inoltre, pedalare apporta benefici alla zona pelvica, alle gambe e al fondoschiena, tutti muscoli che entrano in gioco durante il rapporto sessuale.
Inserire la bicicletta nelle proprie abitudini giornaliere è anche un passo verso un ambiente più libero da Co2 e quindi un’aria meno inquinata da respirare. In ultimo, ma non per importanza, miglioreremo l’autostima e l’umore, grazie a un corpo più bello e alla stimolazione del cervello nella produzione di endorfine. Inoltre il senso di libertà che ne deriva aumenta il benessere psicologico.
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