Lo sciopero dei benzinai è stato confermato ma le Sigle si dividono, Faib punta ad un solo giorno di mobilitazione.
Dopo l’incontro al tavolo con il ministro Adolfo Urso, Faib Confesercenti ha deciso di optare per solo 24 ore di mobilitazione anziché 48. Fegica e Figisc/Anisa invece confermano lo sciopero di due giorni.
Lo sciopero dei benzinai si fa ma le Sigle si spaccano a metà: i gestori di carburante si dividono in seguito all’incontro con Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy. A questo punto quindi Faib Confesercenti ha optato per la riduzione dello sciopero a 24 ore, Fegica e Figisc/Anisa invece hanno confermato le 48 ore di mobilitazione. Lo stop è iniziato oggi alle ore 19:00 per tutte le tratte ordinarie mentre per le autostrade l’inizio dello sciopero è previsto per le 22:00. Il ministero, per cercare di ottenere una revoca dello stop, ha proposto delle sanzioni meno rigide di quelle che sono previste attualmente per i gestori che violeranno la norma per quanto riguarda la pubblicità dei prezzi.
In seguito all’incontro odierno il ministro Urso ha detto:
“Penso che le nostre proposte siano assolutamente ragionevoli, ci auguriamo” che “questo disagio sia evitato agli utenti”.
Lo stop coinvolge gli impianti self-service ma potrebbero rimanere aperti tutti quegli impianti Self che sono gestiti però direttamente da compagnie petrolifere. Si è inoltre parlato di servizi minimi essenziali. La regolamentazione della movimentazione prevede che durante lo sciopero bisogna mantenere in servizio non meno del 50% delle stazioni di rifornimento durante i giorni festivi e secondo i turni programmati. I benzinai aperti saranno quelli decisi dalle varie prefetture e l’elenco potrà essere pubblico o meno, sempre a scelta di quest’ultime.
A rimanere aperti tendenzialmente sono tutti gli impianti automatizzati totalmente. Sulle autostrade invece sarà la regione che comunicherà quali saranno gli impianti aperti e in più la legge impone che ci sia un distributore ogni 100 km in servizio. Inoltre verrà creata un app gratuita che permetterà ai cittadini di trovare il distributore di benzina più conveniente all’interno della loro area, così ha spiegato il ministro. In più a Il Corriere della Sera ha affermato:
“L’esposizione del cartellone aiuterà i consumatori a scegliere. Non capisco come si possa scioperare contro la trasparenza, contro un cartello. E temo che non lo capiscano nemmeno i cittadini.”
Pare che i consumatori si siano schierati dalla parte del ministro Urso e hanno a loro volta minacciato una sorta di contro sciopero da parte degli automobilisti lungo tutto il territorio nazionale.
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