Numerose sono le modifiche che il prossimo anno vedrà il reddito di cittadinanza a partire dalle tempistiche fino all’obbligo di istruzione.
Sono questi i temi principali che modificano notevolmente il sussidio economico.
Attraverso l’ultima versione della manovra 2023 diversi sono i cambiamenti per il reddito di cittadinanza.
A differenza dei 18 mesi rinnovabili attuali, dal prossimo anno l’assegno potrà essere utilizzato soltanto per 7 mesi e non per otto come si era previsto inizialmente.
Eliminato anche il riferimento all’offerta congrua. Molte le novità per i giovani i quali sono costretti a portare a termine il percorso di studi se desiderano continuare a percepire questo sussidio.
Nel 2023 quindi il reddito di cittadinanza è soggetto anche ad una limitazione temporale.
Questo infatti verrà erogato soltanto per 7 mesi invece degli 8 mesi previsti inizialmente.
Una modifica che secondo le stime potrebbe far risparmiare allo stato 200 milioni di euro da investire poi in altre misure.
In vigore anche l’obbligo di istruzione per i giovani, una condizione indispensabile per continuare ad ottenere il reddito di cittadinanza Per coloro che hanno un’età inferiore ai 29 anni.
E’ questo è un punto proposto da Giuseppe Valditara, il ministro dell’istruzione.
Secondo il suo emendamento, tutti i beneficiari che hanno un’età tra i 18 e 29 anni e che non hanno portato a termine la scuola dell’obbligo, possono usare il reddito di cittadinanza a fatto che frequentino dei corsi di formazione così da portare a termine l’adempimento scolastico.
Dopo che è stato eliminato ogni riferimento all’offerta congrua, coloro che percepiscono il reddito e che hanno un’età tra i 18 e 59 anni, potrebbero essere costretti ad accettare qualsiasi tipo di proposta indipendentemente dal luogo in cui si trova il posto di lavoro.
Claudio Durigon, il Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha voluto precisare che il criterio della territorialità continuerà ad essere utilizzato nel 2023 anche se per il momento ancora non è ben chiaro in che modo.
Nel momento in cui si parla di un disoccupato con un’età superiore ai 60 anni, il reddito di cittadinanza continuerà ad essere attivo per tutto il 2023.
All’interno della manovra è prevista uno spazio anche per i non occupabili, ossia per coloro che hanno più di 60 anni o che hanno in casa dei minori a carico.
Anche per loro il beneficio avrà una durata di 12 mesi.
In base ad un emendamento nella Manovra, quella quota utilizzata per pagare l’affitto non verrà più messo a disposizione del beneficiario che ha il compito di pagare l’affitto ma verrà indirizzata direttamente al proprietario dell’immobile.
In base a ciò che afferma Confedilizia, attraverso questa misura finalmente sarà fatta giustizia.
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