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Dopo aver fatto entusiasmare una generazione di ragazzi negli anni ’80 e ’90, i personaggi del manga di Masami Kurumada arrivano al cinema con I Cavalieri dello Zodiaco: La Leggenda del Grande Tempio, film d’animazione in CGI tridimensionale nelle sale italiane da giovedì 8 gennaio 2015.
Il nuovo lungometraggio, diretto da Keiichi Sato e prodotto dalla Toei Animation, rivisita in chiave moderna la mitica battaglia alle Dodici Case dello Zodiaco dei Sacri Guerrieri di Bronzo contro quelli d’Oro, con vistose modifiche alla trama e al design originario dei personaggi.
Fin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono sempre stati i paladini della speranza, pronti a intervenire ogni volta che il Male minacciava il mondo. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla, finché un giorno la ragazza non scopre la sua vera identità. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus. Dopo questo drammatico episodio, Isabel, non senza grande difficoltà, accetta il proprio destino e la propria missione, e decide di recarsi al Grande Tempio con Pegasus e gli altri Cavalieri di Bronzo. Nel Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena, I Cavalieri dello Zodiaco devono affrontare colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote e i suoi seguaci, ingaggiando una fiera e disperata battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti, i leggendari Cavalieri d’Oro.
I Cavalieri dello Zodiaco: La Leggenda del Grande Tempio è un film pensato prevalentemente per catturare nuovi fan e poco per soddisfare i vecchi estimatori della serie quando andava in onda sulle TV locali (che si presume siano anche abbastanza cresciutelli). Si avverte infatti sia la quasi totale assenza di tematiche adulte, circostanza che rischia di tenere lontano dai cinema il pubblico di vent’anni fa, e sia il deciso cambio d’immagine di gran parte dei personaggi, adesso orientati verso quel look androgino che piace così tanto alle nuove generazioni. Questa politica avrà però un grande vantaggio: il film sarà perfettamente godibile (e comprensibile) anche a coloro che non hanno mai guardato la serie originale. Anzi, soprattutto a loro.
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