La frana che ieri mattina ha investito Casamicciola, e che – finora, purtroppo – ha causato la morte di sette persone, tra cui due bambini e un neonato, ha investito anche delle polemiche sull’abusivismo dell’isola di Ischia, e sul condono concesso dal governo gialloverde nel 2018, quello di Giuseppe Conte, attuale presidente del MoVimento 5 stelle, e quello in cui era vice Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in questo esecutivo di centrodestra.
Entrambi gli argomenti, così come entrambi i politici, sono finiti nel mirino dell’opposizione, soprattutto del terzo polo. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha attaccato l’ex presidente del Consiglio, così come dal suo alleato, Carlo Calenda. Da Azione, il suo partito, se la sono presa con il Capitano. Dal Partito democratico, è arrivato solo il commento di Carlo Cottarelli, invece. Mentre in Campania, i sindaci soprattutto, hanno riportato tutti sulla tragedia, che ora non è tempo per parlare di abusivismo, e comunque non è un problema solo della regione amministrata da Vincenzo De Luca, che ha contribuito ad alimentarla, questa polemica.
Il primo a mettere l’accento sulla questione politica della tragedia di Ischia, quella in cui sono morte sette persone, tra cui una bambina di 5-6 anni, e un neonato di appena 22 giorni è stato Angelo Bonelli. A venire a galla, tra i fanghi e i detriti di una frana che, per la terza volta in 15 anni, ha sconvolto la comunità di Casamicciola, è stato l’abusivismo dell’isola, e il condono edilizio che il primo governo guidato da Giuseppe Conte aveva inserito nel decreto sul ponte Morandi.
Nel 2015, infatti, tre anni prima del crollo del ponte di Genova, un terremoto aveva creato altri disagi al piccolo paese della provincia di Napoli. Assieme ai fondi per la ricostruzione, mai realmente spesi perché le case non potevano ricevere i finanziamenti in quanto, per lo più, abusive, era stato concesso agli abitanti di considerare le abitazioni a norma, nonostante non lo fossero nei fatti.
L’ex presidente del Consiglio, ora ufficialmente il numero uno del MoVimento 5 stelle, quindi non una forza dell’attuale esecutivo – che invece è guidato interamente dal centrodestra e da Giorgia Meloni, ma di cui fa parte anche la Lega di Matteo Salvini che invece c’era nell’esperienza gialloverde – si è giustificato da Lucia Annunziata, a Mezz’ora in più su Raitre, spiegando che non si trattava affatto di un condono, ma piuttosto si era sbloccata una situazione di stallo senza deroghe a vincoli.
Neanche il tempo di dirlo, però, che Matteo Renzi si è scagliato contro il suo ex alleato nel governo giallorosso e in quello di Mario Draghi – non si sono mai amati veramente. Sui social, il leader di Italia Viva ha scritto che “l’articolo 25 del suo decreto legge parla esplicitamente di procedure per il condono ad Ischia. Giuseppe Conte si deve vergognare!“. Lo deve fare per il condono dell’isola “e per aver chiuso l’unità di missione sul dissesto idrogeologico. Nel 2018 abbiamo chiesto a Conte di fermarsi! C’è un limite alla decenza: oggi lo ha sorpassato“.
Poco dopo è stato il suo alleato, Carlo Calenda, frontman del terzo polo, a dire la sua. Oltre ad appoggiare la linea dell’ex premier fiorentino, il leader di Azione ha detto a Conte che “cercare a posteriori di prendere in giro gli italiani eloquio stile azzeccagarbugli è anche peggio“.
Dal partito del senatore ed ex europarlamentare, sono arrivate bordate pure per Salvini, però. Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, ha detto che “il leader della Lega è il principe dei condoni edilizi e fiscali“, perché suo è anche “il condono fiscale, malamente mimetizzato sotto la voce rottamazione delle cartelle. Salvini si conferma come il più autorevole predicatore dell’illegalità nell’edilizia e nei rapporti con il fisco“. Per lui, chi fa le cose a norme è un nemico del numero uno del Carroccio, in quanto lui è “pronto a favorire i furbi. La mancanza di ogni senso dello Stato fa di Salvini un politico screditato e inaffidabile“, ha concluso Napoli.
Raffaella Paitta, capogruppo al Senato del terzo polo, all’Adnkronos, invece, ha annunciato che martedì andranno dalla premier Giorgia Meloni per parlare di manovra, e quella “sarà l’occasione ovviamente per parlare di conti ma è anche doveroso parlare di questa vicenda e in quell’occasione chiederemo che il governo ripristini immediatamente l’unità di missione Italia Sicura l’unica realtà che ha funzionato in questi anni e ha consentito una pianificazione accorta di interventi sulla messa in sicurezza“.
La previsione complessiva del fondo era di 31 miliardi, “ma ogni anno nel nostro paese si spendono 3,5 miliardi per interventi in emergenza. Quindi, è un investimento che consentirà nel lungo periodo di risparmiare, oltre che salvare tante viste umane che ovviamente è la priorità assoluta“. Secondo la senatrice, il numero uno dei pentastellati è responsabile in parte per questo disagio perché ha smantellato l’unità di missione, contro cui ha lavorato.
Pure Bonelli è tornato a tuonare contro i condoni. Nel mirino dell’alleato di Nicola Fratoianni, però, è finito il governo in carica che “aveva l’occasione di lanciare un segnale importante: sbloccare il piano di adattamento climatico, rimasto nel cassetto del ministro Pichetto Fratin, e di ribadire il mai più condoni edilizi approvando la legge sullo stop al consumo di suolo, che viaggia in Italia al ritmo di 2 mq al secondo” e che ancora non è stato fatto perché ha risposto al disastro in maniera, per lui, inadeguata, “esclusivamente con i soldi e non con le regole. C’era da aspettarselo da una destra che in Campania ha fatto campagna elettorale promettendo un nuovo condono edilizio“.
Per il co portavoce di Europa Verde, l’esecutivo Meloni “fa la guerra al clima” e “ritiene che la politica energetica del futuro debba essere dalle fonti fossili, trivellare i nostri mari, e ad andare a prendere petrolio e gas nelle nostre terre. Stiamo guardando al passato, con queste politiche che rubano il futuro e provocano vittime e danni incalcolabili“.
Anche da +Europa e da Benedetto Della Vedova, il segretario del partito, sono arrivate delle accuse, perché per la tragedia di Ischia “che toglie il fiato” deve fare da monito sul fatto che l’Italia è un Paese “idrogeologicamente fragile“, e “che i condoni anche per gli abusi in luoghi pericolosi come quello del 2018 del Governo Conte ad Ischia sono un grave errore perché spingono a costruire dove è pericoloso, in attesa di nuove sanatorie“. “L’abusivismo aumenta i rischi e va combattuto, non condonato“, ha concluso su Facebook.
L’unico del Partito democratico a inserirsi nella polemica è stato il senatore Carlo Cottarelli. L’economista ha scritto su Twitter che “i fatti parlano. Quello fatto dal governo 5Stelle-Lega nel 2018 per Ischia fu l’ennesimo condono edilizio. Le carte parlano. Il testo della legge parla di condono. Non si può riscrivere la storia a piacere a seconda di come tira il vento. O siamo ancora al: ‘Questo lo dice lei?’“.
A fine giornata, è arrivato anche la nota ufficiale del MoVimento 5 stelle. “Sui drammatici fatti di Ischia si registra in queste ore uno sciacallaggio politico e mediatico con pochi precedenti“, hanno iniziato. Per loro la “definizione delle procedure di condono” presente nel testo del decreto in questione fa nascere una polemica che “è strumentale e non fa onore al diritto a una corretta informazione dei cittadini. In quella normativa non è stato introdotto nessun nuovo condono ma è stato stabilito solo un percorso per accelerare la definizione delle pratiche avviate da anni e per consentire risposte certe su domande relative a condoni decisi da precedenti esecutivi“.
Hanno scaricato le colpe a Bettino Craxi e Silvio Berlusconi, che loro li hanno approvati davvero i condoni a Ischia. “La situazione, l’emergenza dei terremotati e delle loro richieste di aiuto per la ricostruzione delle abitazioni” aveva indotto il governo Conte 1 ha stabilito solo “che sulle procedure di condono risalenti ad anni e decenni precedenti lo Stato doveva velocizzare le risposte: un sì o un no ai cittadini in 6 mesi, nel rispetto dei vincoli (paesaggistici, idrogeologici etc.) esistenti“. “L’abusivismo dilaga con l’inerzia dello Stato e quello che è stato fatto nel 2018 è stato dire a Comuni e amministrazioni competenti di velocizzare le procedure e le risposte, anche negando – in caso di violazione dei vincoli – pratiche di condono avviate con le decisioni di altri governi“, hanno concluso.
E dell’abusivismo, soprattutto, hanno parlato il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, e quello di Bacoli spiegando non deve essere centrale quando c’è una tragedia da affrontare e corpi che devono ancora essere estratti dal fango. Questo “è il momento del dolore“, ha detto il primo cittadino del paese accanto a Camicciola. “I nostri cuori e le nostre attività sono concentrati nel recupero quanto prima delle persone disperse. La polemica sull’abusivismo edilizio è un argomento trito e ritrito e fuori luogo in questo momento“. Pascale si è anche schierato dalla parte di Conte, spiegando che non c’è stato alcun condono per l’isola di Ischia e che si tratta di “un’informazione sbagliata“, ha detto a Rainews24.
Nel frattempo, infatti, il presidente della regione Campania non aveva usato mezzi termini nel condannare determinate scelte di costruire dove non si sarebbe potuti per problemi idrogeologici. Tanto è, appunto, che gli ha risposto in maniera diretta anche Josi Gerardo Della Ragione in un post su Facebook.
Il sindaco di Bacoli ha messo l’accento sul fatto che in Campania è una tragedia non è mai una tragedia e basta, ma deve essere anche “colpa della gente che ‘se l’è cercata’”. Questa è “una liturgia a cui siamo abituati, da tempo. Solo una cortesia: adesso, un po’ di silenzio, almeno mentre si scava nel fango. Un po’ di silenzio almeno mentre si recuperano i corpi senza vita di bambini, di donne, di anziani. Il silenzio“, ha detto prima di precisare che “per le lezioni ‘su cosa andava fatto’ prenotatevi tutti dopo. Per i processi ‘a chi è più colpevole’ ci sarà tempo e modo, perché colpe ce ne sono, certo, ma ora le priorità sono altre“.
Della Ragione ha concluso ringraziando le persone che stanno lavorando per estrarre i corpi dal fango, alla “Protezione Civile Falco, il Coordinamento Volontari Campania, guidati dal nostro Nunziante Lucci. C’erano a Sarno, c’erano in Abruzzo, ci sono oggi ad Ischia come durante il terremoto di 5 anni fa. Ci sono sempre“.
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