Il ministero del Lavoro, in una nota ufficiale, ha comunicato che i contratti degli ex navigator, le figure professionali nate con il reddito di cittadinanza, non potranno essere prorogati.
Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia di un possibile prolungamento dei contratti degli ex navigator. La questione riguarda circa 1.500 figure professionali. Inoltre alcune regioni come la Sicilia avevano deciso di spostare la scadenza dei contratti fino al 31 dicembre. Poi la nota di chiarimento del ministero del Lavoro.
Durante le ultime settimane è circolata la notizia di una possibile proroga dei contratti degli ex navigator. Notizia che però è stata fermamente smentita da una nota del ministero del Lavoro.
A quanto pare infatti questo tipo di proroga rispetto ai rapporti lavorativi con coloro che assumevano il ruolo di navigator, non è tecnicamente possibile.
All’interno della nota del ministero del Lavoro si legge infatti la precisazione rispetto l’impossibilità di prorogare i contratti degli ex navigator, scaduti il 31 ottobre scorso. Aggiungendo poi che nell’ambito delle attività di coordinamento, ” è stata avviata una mera attività ricognitiva tra le regioni”.
“Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di un’apposita norma, non allo studio del Ministero”.
Così termina la nota di specifica.
Attualmente i sindacati hanno già chiesto un incontro con la ministra del lavoro, Marina Calderone. Questo per tentare delle strategie in grado di “salvare” e conservare il personale.
Secondo alcune stime dell‘Anpal a giugno circa 900mila persone erano state affidate ai navigator, ma di questi solo il 18% è poi risultato occupato.
Il navigator è una figura professionale nata da qualche anno, specificamente con l’introduzione del reddito di cittadinanza. Questi hanno il compito di supportare i richiedenti del reddito di cittadinanza nella ricerca di un’occupazione.
L’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (Anpal), gestisce le assunzioni di queste figure. Si tratta di un ente che si occupa della coordinazione e collocazione di coloro che cercano occupazione all’interno del mercato del lavoro.
Queste figure professionali inoltre dovrebbero incarnare dei veri e propri professionisti, con specifiche competenze nell’ambito economico, politico e giuridico, ma anche in quello psicologico e formativo.
Il loro compito infatti è quello di orientare e supportare attraverso i mezzi più adeguati i cittadini, percettori del reddito di cittadinanza, che sono in cerca di occupazione.
Il lavoro dei navigator però non ha avuto i suoi frutti, in quanto secondo le stime le persone che effettivamente hanno trovato lavoro tramite questi professionisti sono molto poche.
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