Quando pensiamo alle stragi sulle strade, alla mente arrivano subito pensieri dei tanti pendoni investiti ed uccisi, anche attraversando sulle strisce pedonali. E il 2023 è già un anno nero, anche se solo nei primi sei mesi.
Sono già 175 le persone investite ed uccise dall’inizio dell’anno. Cerchiamo di entrare dipiù nel dettaglio.
Sembra una strage senza fine, di cui poco se ne parla, eppure c’è. Tanti, anche solo dall’inizio di questo anno, sono le persone che sono state investite ed uccise in strada dalle auto. Pedoni, investiti anche sulle strisce pedonali mentre attraversavano la strada: e sono stati 12 soltanto in quest’ultima settimana.
A fornire questi dati è l’ultimo report dello speciale “Osservatorio Pedoni” dell’Asaps, l’Associazione sostenitori amici polizia stradale. Si tratta di dati che, comunque, non sono del tutto completi poiché non si tengono conto di coloro che, invece, sono rimasti feriti, spesso in modo grave e che, poi, sono morti o perdono la vita a distanza di mesi, anche in ospedale.
A morire di più sono gli anziani. Sono 80, infatti, coloro che sono deceduti, che avevano più di 65 anni (circa il 45% del totale del solo anno 2023), mentre 7 erano piccole vittime, con un’età inferiore ai 18 anni. I pedoni uccisi sulle strisce pedonali, quello che è il luogo più sicuro per l’attraversamento della carreggiata, sono la maggioranza. E sono stati uccisi nei centri urbani.
La regione con più decessi è il Lazio, con 35 persone uccise e soltanto 20 nella città di Roma. Seguono la Lombardia con 20 decessi, poi l’Emilia Romagna e il Veneto con 17e, infine, anche la Campania con 15 pedoni uccisi.
Una strage silenziosa che, analizzata attentamente dal rapporto pubblicato, si è visto come, specialmente nei mesi di febbraio, marzo ed aprile si è avuto il maggior numero di pedoni investiti (rispettivamente 36 a febbraio, 31 a marzo e 18 ad aprile). Ma il dato che maggiormente sconvolge è che, solo in quest’ultimo mese di giugno, a morire in strada sono stati ben 18 pedoni, a fronte anche dei 21 del mese di maggio.
“Come agenzia per la sicurezza stradale vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sui decessi quotidiani sulle strade degli utenti più deboli” – a ribadirlo con forza è Giordano Biserni, il presidente dell’Asaps. Lo stesso Biserni afferma anche che non si tratta solo di tragici incidenti, ma anche di vere e proprie “violenze stradali”, dove i conducenti che investono fuggono via e non prestano soccorso.
“Servono subito provvedimenti urgenti sull’utilizzo del cellulare alla guida e più divise sulle strade, alla vigilia dell’inizio dell’estate” – conclude.
Una strage silenziosa sì, ma che non può essere ignorata.
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