I dieci comandamenti, Roberto Benigni chiamato da Papa Francesco prima della seconda puntata

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Per la sua rilettura de I dieci comandamenti, Roberto Benigni riceve i complimenti di Papa Francesco. La notizia è riportata dal quotidiano La Repubblica, secondo cui poco prima della messa in onda su Rai Uno della seconda serata dedicata ai precetti biblici, il Pontefice avrebbe chiamato il comico toscano Premio Oscar per ringraziarlo. Non è la prima volta che il Santo Padre prende il telefono e chiama le persone, ma di certo la telefonata a Benigni e un po’ più speciale di quella a persone sconosciute.

Dieci milioni di persone dice l’Auditel, un fan molto speciale, aggiunge la Repubblica. Per il quotidiano romano (e per il Giornale), Papa Francesco avrebbe chiamato Roberto Benigni per complimentarsi per lo spettacolo dedicato ai Dieci comandamenti, riletti a modo suo dal premio Oscar toscano. La telefonata sarebbe stata fatta martedì prima della seconda serata, con Francesco che ha chiamato Benigni per una conversazione il cui contenuto non è stato diffuso, definito “un momento di gioia privata che Benigni ha voluto tenere per sé, per pudore. La conversazione è stata affettuosa, raccontano le persone vicine all’attore-regista, e l’abbraccio ideale del Pontefice — con quello di oltre dieci milioni di spettatori — è la soddisfazione più grande“.

Da ambienti vaticani non smentiscono la notizia: che Francesco ami chiamare al telefono – da perfetti sconosciuti in su – è cosa nota, ed è “molto probabile” che il Papa abbia chiamato Benigni. Lo show sui Dieci comandamenti è d’altronde piaciuto oltre Tevere, se è vero che i cardinali parlano di “Un grande spettacolo”, di un comico bravissimo definito “un’ottima scelta” quella della Rai di dedicare due serate ad un tema così a ridosso del Natale.

E pensare che non più tardi di una trentina d’anni fa, Benigni al Festival di Sanremo aveva chiamato Giovanni Paolo II “Wojtylaccio” e che, dopo uno spettacolo a Reggio Emilia proprio dedicato ai comandamenti, il comico toscano era stato processato e condannato in primo grado (fu poi assolto) per bestemmie e turpiloquio contro la Chiesa. Se anche allora una telefonata ci fu, non aveva certo il tenore di quella di un paio di sere fa…

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