Gli scioperi del settore aereo continuano e si intensificano. Oltre a centinaia di voli sospesi che stanno creando enormi disagi a passeggeri e compagnie; anche il personale di sicurezza degli aeroporti ha ora deciso di scioperare.
Il settore aereo sta vivendo un periodo di intensi disagi, dovuti essenzialmente ad un cospicuo numero di scioperi da parte delle compagnie aeree. Questi oltre a creare caos all’interno degli aeroporti, stanno danneggiando ampiamente anche il normale funzionamento dei voli.
I motivi di questi disordini sono vari, a partire dalla richiesta dei dipendenti volta ad ottenere maggiori compensi e orari lavorativi “più umani”.
I disagi creati dal settore aereo
Dunque numerosi sono i disagi creati negli aeroporti di tutta Europa. Infatti oltre ai voli sospesi, vi sono stati degli scioperi anche da parte del personale di bordo di alcune compagnie low cost, tra cui Ryanair, Easyjet, Volotea e Malta Air.
A questi si è aggiunto il personale dell’Enav (Ente Nazionale assistenza al volo), adibito ai controlli all’interno degli aeroporti. O anche il personale della CrewLink, società irlandese che si occupa della formazione dei dipendenti di cabina Ryanair.
Qui in Italia, nella giornata di oggi sono previsti ampi disagi negli aeroporti di Fiumicino, Genova, Pisa, Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio. Disagi ampiamente difficili da gestire.
La compagnia di bandiera Ita Airways però, per tutelare i clienti ha previsto un piano straordinario, consistente nell’inserimento del maggior numero possibile di passeggeri a cui è stato cancellato il volo, all’interno di altri voli disponibili.
In questo modo il 50% dei passeggeri riuscirà a volare nella giornata di domani, mentre per la restante parte il volo è previsto massimo entro due giorni.
In ogni caso va specificato che si prospetta un’estate molto complicata per viaggiatori e dipendenti delle varie compagnie aere.
Le motivazioni di questi scioperi
Come già è stato accennato, i motivi principali che inducono la nascita di queste agitazioni, sono le richieste dei dipendenti rispetto a condizioni lavorative migliori. Questo coinvolge l’intero settore aereo. Dal personale di bordo, ai piloti, fino ai dipendenti addetti alla sicurezza.
I lavoratori sono esausti di condizioni contrattuali unilaterali e sconvenienti, di orari e turni di lavoro disumani e soprattutto dei tagli sugli stipendi.
Il settore aereo è stato uno dei più colpiti dalla grande crisi sancita dalla pandemia di Coronavirus, per questo una volta tornati alla normalità, i dipendenti del settore si aspettavano maggiori tutele e benefit. Non è stato così.
Attualmente il settore aereo è ampiamente danneggiato e i dirigenti non accennano ad ascoltare le richieste dei sindacati. Come si evolverà la situazione? Questi disagi serviranno effettivamente a raggiungere degli obiettivi da parte dei lavoratori?