[didascalia fornitore=”Ansa”]Trend e tendenze 2017, un anno da ricordare[/didascalia]
L’anno sta finendo ed è ora di tirare le somme e gettare uno sguardo ai trend 2017, tutte le tendenze che ci stiamo lasciando alle spalle, le news e le novità che hanno segnato gli ultimi 365 giorni. In ambito internazionale, l’attenzione è stata quasi tutta diretta al continente americano, dagli Stati Uniti di Donald Trump alla crisi in Venezuela, ma anche il Medio Oriente e l’Asia hanno avuto la loro parte, tra guerre che continuano e tensione alle stelle. In Europa, dopo lo strappo della Brexit, la questione della Catalogna ha rischiato di creare un’altra profonda spaccatura, mentre il Vecchio Continente è alle prese con il ritorno dell’estrema destra in molti Stati e le spinte dei partiti e movimenti populisti rischiano di minare l’unione. In tutto questo, l’inquinamento è alle stelle e i prossimi Mondiali di calcio in Russia 2018 per molti italiani saranno i primi senza la Nazionale. Insomma, un anno ricco di notizie, tendenze e novità: ecco la nostra selezione.
La sensazione, almeno in Italia, è che il 2017 sia stato un anno di transizione, la fine di un ciclo con tutte le difficoltà e le speranze del caso. Ad amplificarla c’è la prospettiva del 2018, anno delle elezioni politiche in una situazione europea e internazionale che sta cambiando e non sempre in meglio. Le divisioni nel mondo sembrano accentuarsi, lo scacchiere geopolitico potrebbe influire sulle nostre prossime scelte future, la crisi economica sembra alle spalle, eppure lavoro, disoccupazione (specie giovanile) e divario tra Nord e Sud sono ancora temi chiave. Per essere pronti all’anno che verrà, diamo uno sguardo a quello che si sta concludendo, tra trend 2017 e le tendenze che hanno segnato gli ultimi 12 mesi.
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Ad aprire la lista dei trend 2017 in casa Europa c’è la vicenda della Catalogna e l’indipendenza dalla Spagna. La Regione autonoma è stata a un passo dalla secessione da Madrid, portando a compimento un processo che dura da anni. Ogni europeo s’è chiesto “Perché la Catalogna vuole essere indipendente?” seguito da “Potrebbe avere conseguenze per l’UE?”. Il referendum per l’indipendenza catalana del 1° ottobre 2017, lo scontro con il governo centrale, la dichiarazione unilaterale di indipendenza e il commissariamento del governo catalano con l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, hanno portato la tensione alle stelle. Dopo l’intervento della magistratura iberica e l’allontanamento dei vertici indipendentisti catalani, la situazione è stata resa ancora più complessa dalle elezioni in Catalogna del 21 dicembre 2017 che hanno certificato la frattura tra indipendentisti, con la maggioranza assoluta dei seggi, e gli unionisti, primo partito con Ciudadanos.
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Uno degli argomenti di cui si è parlato di più nel 2017 è lo scontro USA-Corea del Nord, o meglio l’antagonismo tra Kim Jong-un vs Donald Trump. A scadenza ormai regolare, il mondo si chiede chi sia il pazzo tra i due, rimanendo al momento senza risposta. Da una parte abbiamo Kim Jong-un, un dittatore sanguinario e folle, che mostra i muscoli dell’arsenale nucleare con test e missili lanciati sempre più di frequente, minacciando di colpire gli Stati Uniti quando e come meno se lo aspettano. Dall’altra Donald Trump, contestato presidente americano che ha cancellato anni di diplomazia e politically correct in nome della grandezza americana ed è pronto anche alla guerra con la Corea del Nord. Le sue ultime dichiarazioni dopo aver tolto il tetto alle spese militari voluto da Obama (“Ci prenderemo cura della sfida della Corea del Nord, non abbiamo altra scelta. L’America è tornata forte”), non lasciano ben sperare.
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Altro tema che ha riempito le pagine dei media di tutto il mondo è la crisi in Venezuela. Esplosa in tutta la sua violenza nel 2017, tra morti, repressione politica e un’emergenza umanitaria in Venezuela che non accenna a diminuire, il paese sudamericano vive ancora oggi uno stato di crisi profonda. Per capire cosa sta succedendo in Venezuela, bisogna guardare al recente passato del paese, in un intreccio di ragioni politiche ed economiche. Nicolás Maduro, successore di Hugo Chávez alla presidenza, non ha alcuna intenzione di lasciare spazio all’opposizione, andando ad aggravare una situazione economica disastrosa. Il Paese paga infatti la crisi del petrolio che ha dissolto la ricchezza di una delle nazioni più ricche di oro nero e ha acuito lo scontro politico: in mezzo, è rimasta la popolazione, allo stremo per la fame, con beni di prima necessità che scarseggiano e che ha dovuto contare morti tra i manifestanti, compresi giovanissimi.
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Il 2017 è stato un anno speciale per la politica italiana che ha “festeggiato” dieci anni del Partito Democratico. Ancora al governo con Paolo Gentiloni, dopo i governi Letta (Enrico) e Renzi (Matteo), il Partito Democratico è lontano dall’essere la casa del centrosinistra italiano. I 12 mesi appena passati sono stati un vero calvario per i dem, conclusi con l’ennesima scissione tra l’ala della cosiddetta “sinistra” di Bersani, D’Alema e soci, che si sono uniti in Mdp, lasciando il partito di Renzi più vicino al centro che alla sinistra. La crisi del PD è un po’ il simbolo della situazione politica italiana del 2017 che ha visto il crollo dei partiti tradizionali, a sinistra come a destra, e la crescita del M5S e la Lega Nord di Matteo Salvini, le due voci “populiste” nostrane. Complice anche il Rosatellum bis, la nuova legge elettorale in chiave proporzionale, il quadro politico per il 2018 rischia di essere ancora più complesso di quello del 2017.
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Tra le tendenze 2017 si segnala anche la piccola, grande tragedia sportiva nazionale, cioè la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia 2018. Gli Azzurri di Gian Piero Ventura non sono riusciti a superare lo spareggio con la Svezia, chiudendo con una sconfitta (1-0) e un pareggio (0-0) quella che avrebbe dovuto essere solo una formalità. Le lacrime di Gigi Buffon sono il simbolo della disfatta del calcio nostrano che manca l’appuntamento ai Mondiali a 60 anni dall’ultima volta (1958). L’esonero del CT e le dimissioni del presidente della FIGC Carlo Tavecchio (che è comunque rimasto come commissario della stessa federazione che ha presieduto) sono stati gli ultimi sussulti di un sistema calcistico che, da Berlino 2006, non è riuscito più a rinnovarsi.
Il 2017 sarò ricordato come l’anno della morte di Totò Riina. Il capo dei capi è deceduto a 87 anni in regime di 41 bis nel carcere di Parma, dove stava scontando 26 ergastoli: malato da tempo, la notizia di una sua possibile scarcerazione (poi rifiutata), aveva infiammato l’estate italiana. I giudici dissero no alla scarcerazione di Riina, mettendo fine alle polemiche, ma la notizia servì a ricordare che il boss non si era mai pentito. Considerato il più efferato boss della mafia siciliana, autore tra l’altro delle stragi di Capaci e via d’Amelio in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con la sua morte lascia un vuoto nella catena di comando di Cosa Nostra. Esperti e non si interrogano ora su chi sarà l’erede di Totò Riina, prendendo il suo posto a capo della mafia siciliana.
Dopo il caldo record registrato in tutto globo, il 2017 è stato anche l’anno peggiore per lo smog in Pianura Padanache ha strappato il primato di zona più inquinata d’Europa, con una cappa nera visibile persino dallo spazio. L’inquinamento della Pianura Padana coinvolge molte delle principali città del nord. Torino, Milano, Brescia, Monza che hanno registrato problemi enormi con i primi freddi, portando al blocco delle auto e a soluzioni tampone che ogni anno vengono messe in atto per far abbassare le polveri sottili a livelli sopportabili. L’inquinamento e il cambiamento climatico influiscono sulla vita di tutti noi, nel 2017 come negli anni a venire, eppure faticano a trovare il giusto spazio nell’agenda politica internazionale a soli sue anni dalla tanto declamata Cop 21 di Parigi.
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Chi ha mostrato agli italiani la gravità della situazione smog in Pianura Padana è stato Paolo Nespoli. L’astronauta italiano dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) è sicuramente uno dei personaggi del 2017. A 60 anni è infatti tornato per la terza volta nello spazio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per una missione di sei mesi, iniziata il 28 luglio e terminata il 14 dicembre 2017. Nei suoi 139 giorni nello spazio, Nespoli ha portato avanti la missione Vita, cioè Vitality, Innovation, Technology, Ability, serie di esperimenti selezionati dall’Agenzia spaziale italiana, per conoscere e studiare le funzioni del corpo in stato di microgravità, oltre a testare prodotti nuovi come le giacche anti radiazioni cosmiche. Grazie ai social tutti noi abbiamo potuto seguire ogni fase del viaggio, dai #TimelapseADay con cui invitava gli utenti a indovinare nazioni e città viste dallo spazio, alla pizza spaziale.
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Tra i trend del 2017 c’è sicuramente il bitcoin. La criptomoneta virtuale, creata dieci anni fa da Satoshi Nakamoto (uno pseudonimo in realtà) è schizzata di valore tra novembre e dicembre, arrivando a scambi di titoli futures in bitcoin alla borsa di Chicago (CBOE). Il valore della moneta virtuale bitcoin ha raggiunto livelli altissimi. Tutto ciò ha reso il suo creatore uno dei 50 uomini più ricchi al mondo: secondo il sito Quartz, al 19 dicembre il suo patrimonio avrebbe un valore di 19,4 miliardi di dollari, il che lo piazzerebbe al 44° posto della classifica di Forbes, dietro la vedova di Steve Jobs. L’esplosione del bitcoin ha colto impreparata la comunità internazionale che ha sottovalutato il fenomeno e che ora si preoccupa non tanto dell’esposizione finanziaria ma del suo possibile utilizzo da parte di terroristi e organizzazioni grazie alla garanzia di anonimato e riservatezza.
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La tendenza del 2017 che ha fatto impazzire grandi e piccini si riassume in due parole: fidget spinner. Creato una ventina di anni fa negli Stati Uniti da Catherine Hettinger per far divertire la figlia, il gioco è diventato una vera e propria mania, andando ben oltre il suo scopo. Se vi state chiedendo cosa sono i fidget spinner, ecco la risposta: una rotella dalla forma particolare che si fa ruotare tra le dita tenendo fermo il perno centrale. Tenendo impegnate le mani, è un vero dispositivo antistress utile per gestire l’ansia e le energie nervose. Da gioco per bambini e supporto alle persone affette da autismo, disturbi dell’attenzione e iperattività, i fidget spinner sono entrati nelle case di tutto il mondo. Peccato per la sua inventrice che non ha guadagnato un solo centesimo: il gioco è diventato virale dopo il 2005, anno in cui è scaduto il brevetto.
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Tra i trend social del 2017, #sfidaaccettata è forse la più significativa dell’evoluzione dei social network. Nata su Facebook come una campagna per sensibilizzare sulla lotta contro i tumori, Sfida accettata è stata rovinata dal narcisismo degli utenti che non hanno nemmeno colto il messaggio, tutti presi a far bella mostra di sé. La sfida risale al 2016 ma è scoppiata in tutta la sua viralità nel 2017: l’idea era di postare foto in bianco e nero per mostrare il “grigiore” di chi sta subendo chemioterapie e lottando contro il cancro, ma ben presto tutto questo si è perso per strada. Per di più, molti malati di cancro hanno sottolineato come la battaglia contro la malattia non debba essere una cosa “grigia”, informe e senza volto. Il tumore ha mille colori, come ha scritto Debora Beretta, alias magicaDebby in uno dei post più condivisi, anche quello della paura ma soprattutto quello della speranza dei malati.
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Il 2017 sarà anche l’anno delle stories di Instagram. La funzione dell’applicazione (di proprietà di Facebook) ha avuto una crescita incredibile, diventando una delle maggiori tendenze social dell’anno. In sé, si tratta di una modifica che permette di pubblicare brevi video visibili a tutti i propri followers per 24 ore. A renderle accattivanti, è come funzionano le Instagram Stories: i video infatti sono solo visibili agli altri utenti che non possono commentare o lasciare un like, diventando in tutto e per tutto un contenuto esclusivo di chi lo crea, anche se effimero. In sintesi, le stories di Instagram sono una finestra da cui far vedere la propria vita, senza dover far entrare qualcuno in casa propria.
Nei trend del 2017 non potevano mancare le liti tra Giulia De Lellis, ex corteggiatrice di “Uomini e Donne”, e Alfonso Signorini durante il Grande Fratello Vip 2. L’edizione del 2017, vinta da Daniele Bossari, ha raggiunto picchi altissimi di interesse anche sui social grazie alle gaffe della concorrente e agli strali che sono volati tra lei e il direttore di Chi. I due si sono scornati durante tutto il programma per poi fare la pace: mossa riuscita la loro, che sono stati i veri protagonisti del reality.
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Tra i vip che hanno fatto tendenza nel 2017 lo scettro spetta a Fedez e Chiara Ferragni. Il rapper e la fashion blogger hanno catalizzato l’attenzione dei social e dei media, vecchi e nuovi, prima con la loro relazione d’amore, più mediatica che mai, poi con la proposta di matrimonio di Fedez a Chiara Ferragni arrivata durante un concerto dell’artista, infine con le voci e poi la conferma della gravidanza, con tanto di nome del nascituro, Leone. La coppia è sempre stata la più seguita in Italia, ma la loro storia d’amore ha fatto impallidire anche il prossimo matrimonio del principe Harry e Meghan Markle.
Scelto da Pantone tra i colori dell’anno, il rosa pastello è stata una delle tendenze moda 2017 che più ha fatto furore. La particolare sfumatura di rosa chiaro dona infatti un tocco elegante e raffinato a ogni outfit donando un’atmosfera romantica a tutto il look anche grazie a un singolo dettaglio. Perfetto da abbinare con diversi colori, il millennial pink ha conquistato il cuore delle più modaiole che non si sono risparmiate, scegliendo abiti e accessori in millennial pink.
Tra le tendenze moda dell’anno, la primavera/estate 2017 ha promosso a pieni voti ruches e volant. Tutti gli stilisti hanno scelto gli elementi svolazzanti in tessuto per arricchire le loro collezioni, dando un tocco frivolo e quasi esotico alle loro creazioni. Elementi leggeri che donano movimento a gonne, maglie, giacche e pantaloni, le ruches e i volant sono stati un vero trend che ha conquistato tutte.
Per le beauty addicted, una delle tendenze 2017 in fatto di unghie riguarda gli smalti metallizzati. Le finiture metalliche sono state le preferite da tutte le amanti del make up per una manicure elegante e raffinata che risalta la cura delle mani e dà un tocco di luce: tanti i colori, dal rosa al nero, passando per l’oro e l’argento, per un anno luccicante.
Anche in fatto di labbra, la tendenza make-up 2017 è brillante grazie ai rossetti metalizzati. Il finish metallico hanno conquistato le passerelle dove hanno sfilato rossetti metallizzati e shimmer che creano giochi di luce sulle labbra e donano un look future-chic. La sola accortezza è quella di avere labbra ben curate e idratate, in modo da non rovinare l’effetto metallizzato.
Altro trend 2017 per il make-up è lo sfumato che prende tutta la mano, la nail art degradé e non più la singola unghia in modo da giocare con colori e sfumature. La nail art è una delle grandi tendenze degli ultimi anni e ogni anno riserva novità molto amate dalle beauty addicted. Per il 2017 si è andati oltre le unghie ombrè, sfumando lo smalto non più sulle unghie singole ma sulla mano: basta scegliere una gamma cromatica e divertisti con sfumature e degradé.
Il design 2017 ha visto emergere la tendenza casa per lo stile coastal. Ispirato alle atmosfere marittime, lo stile coastal unisce eleganza moderna e fascino retrò con un arredamento fatto di colori tenui e delicati e tessuti leggeri e luminosi che richiamano la natura e i paesaggi marittimi. Lo stile coastal è l’evoluzione del più classico shabby chic che guarda al mare: oggetti vintage si uniscono a mobili in legno chiaro e tessuti sui toni del blu e dell’azzurro per una casa molto chic.
Tra le tendenze 2017 che hanno caratterizzato il mondo dei motori, forse la più importante riguarda la guida autonoma. Auto in grado di fermarsi da sole in caso di pericolo, regolatori di velocità e tanti strumenti tecnologici che assistono durante la guida: la parola d’ordine è sicurezza sulle strade grazie alla nuove tecnologie che cercano di limare i fattori di rischio che ogni giorno incontriamo per strada. Si parte dall’Adaptative Cruise Control, grazie al quale l’auto accelera e decelera automaticamente quando la vettura di fronte frena, e si arriva alll’Highway Integrated Assist, sistema che mantiene la traiettoria e la velocità giusta all’interno della corsia di marcia. Tante le novità in fatto di guida autonoma, che abbiamo visto anche in occasione del PSA Innovation Day, per un futuro più sicuro lungo le strade.
Il 2017 si segnala anche per la conferma di un trend molto importante per il settore dell’automotive, cioè le auto elettriche. Il Salone di Francoforte 2017 ha sottolineato la tendenza, già intrapresa negli ultimi anni, da parte di tutti i grandi marchi che stanno realizzando concept car elettriche in grado di coniugare prestazioni ed ecologia. Molte vetture ibride di nuova generazione sono già una realtà, ma la strada per una viabilità elettrificata è ancora lunga.
Se il futuro sarà elettrico, il presente è Suv. Tutto il mondo dell’auto è infatti incentrato sui Suv che si confermano come la tendenza motori 2017: vetture dai grandi spazi interni, con cubature importanti e con prestazioni eccezionali sono ancora oggi il trend più seguito e accarezzato da grandi costruttori tanto che storici marchi, mai accostati ai Suv, hanno lanciato il loro modello. Tra i più desiderati, il Suv Lamborghini Urus: motore V8 e 650 cavalli di potenza per una macchina da urlo.
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