C’era tanta curiosità ed attesa nel vedere il comportamento dei giocatori dell’Iran durante questo mondiale, Taremi e compagni hanno subito risposto prima del calcio d’inizio non cantando l’inno della propria nazione.
Eccola la riposta dei giocatori dell’Iran, inequivocabile l’atteggiamento dei ragazzi di Queiroz che si rifiutano di cantare il proprio inno nazionale prima dell’inizio della sfida persa per 6-2 contro l’Inghilterra.
I calciatori iraniani si sono stretti in un grande abbraccio ed hanno ascoltato l’inno in assoluto silenzio, senza cantarlo.
Reazione plateale che non è passata inosservata, l’obiettivo è chiaramente quello di protesta verso il regime iraniano che nell’ultimo periodo si è reso protagonista di violente repressioni contro le donne.
Atteggiamento che con ogni probabilità continuerà anche nelle altre partite in cui Taremi e compagni proveranno a raggiungere quella che sarebbe una clamorosa qualificazione agli ottavi di finale.
L‘inno dell’Iran ha suscitato numerose reazioni: da una parte infatti i giocatori dell’Iran sono rimasti abbracciati senza cantarlo, dall’altra c’è stata la reazione del pubblico che ha fischiato le note iraniane.
Le telecamere hanno inquadrato anche alcune donne iraniane che non hanno trattenuto le lacrime in seguito al brutto periodo che sta passando il paese.
Proprio nei mesi passati un gruppo di attivisti iraniani, in seguito alla delicata situazione del paese, aveva chiesto l’esclusione della nazionale dalla fase finale della competizione mondiale, oggi si è aperto un altro capitolo di questa brutta ed infinita storia.
Vedremo se il comportamento dei calciatori avrà dei riscontri all’interno del regime iraniano, la speranza è che tutto possa tornare alla normalità.
L’Iran ha iniziato il proprio mondiale tra polemiche e difficoltà, in campo infatti l’Inghilterra di Southgate non ha fatto sconti travolgendo la nazionale di Queiroz per 6-2 e compromettendo il passaggio alla fase successiva di Taremi e compagni.
Gli iraniani torneranno in campo nella mattinata di venerdì sfidando il Galles e chiuderanno il girone martedì 29 novembre quando nell’ultimo match affronteranno gli Stati Uniti di Pulisic, in entrambe le sfide probabilmente faranno seguito all’atteggiamento di oggi evitando di cantare il proprio inno nazionale.
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