La decisione della commissione intergovernativa è stata quella di rimandare di un anno i lavori di manutenzione al traforo del Monte Bianco.
I lavori di manutenzione al traforo del Monte Bianco sono rimandati al prossimo anno. Lo ha deciso la commissione intergovernativa Cig, scrive in serata l’Ansa, formata da rappresentati del governo italiano e francese. Niente lavori dunque, che avrebbero bloccato il transito di vetture dalla Francia all’Italia del Frejus per 18 settimane. Tutto rimandato all’anno prossimo, a favore del transito durante periodo natalizio.
L’infrastruttura verrà chiusa fino a dicembre, poi i lavori riprenderanno il prossimo anno. Lo si apprende nella serata di oggi 7 settembre, come riportato dall’agenzia Ansa. La riunione si è conclusa da parte della commissione intergovernativa formata dai rappresentanti dei ministeri francesi e italiani, con la decisione di slittamento dei lavori di manutenzione al prossimo anno. Come ipotizzato nelle scorse ore dunque i lavori al Traforo del Monte Bianco sono stati rimandati per salvaguardare il transito tra Francia e Italia durante il periodo natalizio.
Lo scorso 1 settembre la valutazione era stata tra una riapertura totale del Fréjus entro il 9 settembre, imprevisti a parte. La scorsa settimana è stata quella della valutazione da parte della commissione, con le ipotesi relative al Monte Bianco di riaprire con effetto immediato i lavori ma mettendo a rischio il periodo di grande flusso di dicembre, con relativa chiusura di 18 settimane.
L’altra ipotesi era quella arrivata stasera, ossia del rinvio all’anno prossimo proprio per permettere al traffico i normali flussi turistici tra Francia e Italia che nel periodo natalizio, così come per quello estivo e primaverile, rappresenta un fattore irrinunciabile per i due paesi. La regolare circolazione del Frejus è stata messa alla prova dalla frana avvenuta in terra francese lo scorso 27 agosto.
Una questione molto delicata, quella dei lavori. Il traforo infatti per i lavori di manutenzione sarebbe dovuto rimanere chiuso dal 4 settembre al 18 dicembre, con interventi a singhiozzo per i prossimi 18 anni. Un lavoro lungo fino al 2041, che prevederebbe la chiusura – come riportato dal Corriere della Sera – per tre mesi ogni anno del tunnel per fare andare avanti i lavori. Queste interruzioni di collegamenti potrebbero avere infatti dei rischi sulle entrate della Valle d’Aosta, ripercussioni che potrebbero costare secondo le associazioni fino a 11 miliardi di euro di Pil.
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