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I libri che diventano di pubblico dominio nel 2018

[didascalia fornitore=”altro”]Da sinistra: Aleister Crowley, Hans Fallada e Willa Cather. [/didascalia]

I libri che diventano di pubblico dominio nel 2018 sono quelli i cui autori sono scomparsi nel 1947. In base alle normative europee sulla proprietà intellettuale, infatti (che stabilisce il possesso esclusivo da parte dell’autore sulla propria creazione artistica, musicale, letteraria, etc), il copyright (o proprietà artistica) cessa legalmente a settant’anni dalla morte dell’autore. Da quel momento ogni lavoro può essere riprodotto e ridiffuso, in Rete, nel caso ad esempio di canzoni o di film, o su carta, nel caso di libri. In più, ogni opera può essere ripresa sia in versione originale che tradotta, diventando così di pubblico dominio senza autorizzazioni o necessità di compensi.

I libri che perdendo il copyright diventano di pubblico dominio nel 2018 sono diversi, dato che sono in parecchi gli autori, tra scrittori, filosofi e poeti, scomparsi ormai mezzo secolo fa. L’anno in questione è il ’47, anno in cui scomparvero autori come Hans Fellada, Lina Schwarz e Willa Cather, e personaggi controversi come l’esoterista Aleister Crowley.

Gli autori i cui libri diventano di pubblico dominio nel 2018

Per avere un’idea dei libri che diventano di pubblico dominio nel 2018, dunque, abbiamo pensato di stilare una breve lista degli autori scomparsi settant’anni fa (qui li potete trovare tutti) suddividendo l’elenco in questione in scrittori, poeti e filosofi.
Premettendo che non sono tantissimi (e in molti, tra l’altro, neppure particolarmente famosi), ne citeremo solo alcuni e per ognuno di loro indicheremo le opere più importanti. Eccoli qui di seguito, gli autori (scrittori, filosofi e poeti) i cui libri perderanno il copyright e diventeranno di dominio pubblico nel 2018.

Scrittori: Hans Fallada

Pseudonimo di Rudolf Wilhelm Friedrich Ditzen, Hans Fallada è uno degli scrittori i cui libri, quest’anno, diventeranno di pubblico dominio. Autore tedesco tra i più conosciuti (e tradotti) del XX secolo, tra le sue opere (molte a sfondo sociale) segnaliamo E adesso, pover’uomo? (probabilmente il suo romanzo più famoso), che racconta la Germania tra le due Grandi Guerre attraverso la storia di Johannel Pinnenberg, Ognuno muore solo (che Primo Levi definì ‘uno dei libri più belli sulla resistenza tedesca contro il Nazismo’) e Nel mio paese straniero, un libro-diario sulla sua vita come intellettuale sotto il regime nazista, scritto nel ’44 quando si trovava nel manicomio criminale di Neustrelitz. Il libro è rimasto incompiuto.

Nel ’47 scomparve anche Luigi Barzini, giornalista e scrittore italiano celebre per gli scoop da corrispondente per il Corriere della Sera, e Matthew Phipps Shiel, scrittore britannico appassionato di fantascienza ed autore di un romanzo (tra i libri che diventano di pubblico dominio nel 2018) considerato tra i primi di genere ‘apocalittico’, La nube purpurea. La storia racconta di un medico inglese, Adam Jeffson, che parte in spedizione per il Polo Nord, scoprendo una nuvola velenosa che stermina la razza umana; moriranno tutti, o almeno questo è ciò che crede il dottore.

Parlando di scrittrici, invece, i cui libri perderanno il copyright nel 2018, vale la pena citare l’ungherese Emma Orczy, famosa soprattutto per la saga letteraria La primula rossa. Ambientata durante la Rivoluzione Francese, esattamente al tempo del Regime del Terrore, racconta di una misteriosa figura che difende i nobili perseguitati e firma le proprie imprese con una primula scarlatta. Dalla serie firmata dalla Orczy sono stati tratti anche dei film, sia per il cinema che per la televisione.
Marie Belloc Lowndes, invece, è la scrittrice britannica che, col romanzo Il pensionante (incentrato sui delitti di Jack Lo Squartatore) ha ispirato Alfred Hitchcock, mentre Lina Schwarz, veronese di nascita ed autrice per l’infanzia tra le più famose d’Italia (è sua la celeberrima filastrocca Stella stellina/la notte s’avvicina…) e Willa Cather, autrice statunitense la cui opera comprende romanzi come La casa del professore, Il mio mortale nemico e La mia Antonia, sono anch’esse tra le autrici i cui libri diventeranno di pubblico dominio nel 2018.

Hugh John Lofting è stato uno scrittore britannico famoso per aver dato vita al Dottor Dolittle, il medico che parla con gli animali che al cinema ha il corpo e la voce di Eddy Murphy. Su di lui Lofting ha scritto 14 racconti, concepiti mentre si trovata in guerra quando ha avuto modo (attraverso queste storie che inviava ai suoi figli) di approcciare alla scrittura.

Infine, oltre a scrittori come Alfred Walter Stewart che, con lo pseudonimo di J.J. Connington, scrisse diversi gialli, il belga Felix Timmermans, famoso per le novelle raccolte in Crepuscoli della morte e per il romanzo Pallieter e al commediografo francese Tristan Bernard, settant’anni fa passava a miglior vita anche uno dei personaggi più misteriosi e controversi del primo Novecento, l’esoterista britannico, nonché scrittore, Aleister Crowley. Considerato tra i principali divulgatori moderni di scienze occulte, fu ispirazione per satanisti e uomini di cultura (appare anche sulla cover del celeberrimo Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, per non parlare di personaggi come Marylin Manson, Mick Jagger e Jimmy Page che hanno ammesso più volte di essere ‘ossessionati’ dal mondo crowleyano) e tutte le sue opere, tra cui il romanzo Monnchild, sono tra i libri che diventano di pubblico dominio nel 2018.

Poeti

Tra i poeti più noti, invece, le cui opere perdono il copyright nel corso di quest’anno, ricordiamo Eugenio Genero, poeta veneto del primo Novecento specializzato in dialetto veneziano, gli spagnoli José Luis Hidalgo, Antonio Noriega Varela e Manuel Machado (quest’ultimo è tra i poeti e drammaturghi più rappresentativi della Spagna del XX secolo), Maria Freschi, poetessa italiana autrice di saggi e di romanzi come Benvenuto e Dodici donne e due cani, la rumena Elena Văcărescu, autrice di prosa, poesia e teatro, e l’inglese Richard Le Gallienne.

Filosofi

Oltre a scrittori e poeti che, essendo ormai scomparsi da settant’anni, hanno perso la proprietà intellettuale delle loro opere, vi sono anche dei filosofi che, in virtù del fatto che i loro libri nel 2018 diventeranno di dominio pubblico, vale la pena menzionare brevemente. Stiamo parlando di Morris Raphael Cohen, Max Dessoir, Léon Robin e Hans Cornelius. Il primo, nato in Bielorussia ma emigrato da piccolo negli Stati Uniti, segnò, con la sua opera, tutto il pensiero positivista americano; il secondo, Max Dessoir, fu un illustre filosofo ed insegnante tedesco, nonché appassionato di esoterismo e parapsicologia; mentre Léon Robin, specializzato in storia della filosofia antica, tradusse in francese i dialoghi di Platone. Anche Hans Cornelius scomparve nel ’47 e tutti i suoi libri, pubblicati tra il 1897 e il 1923, rientrano tra le opere che diventeranno di dominio pubblico dal 2018 in poi.

Caterina Padula

Giornalista pubblicista, appassionata di scrittura, mi occupo da anni di approfondimenti culturali e di informazione online. Da sempre lettrice accanita e curiosa, amo la musica, l'arte e tutto ciò che è natura.

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