I morti per il terremoto in Turchia e Siria sono oltre 24mila, 5 milioni gli sfollati: si aggrava di minuto in minuto il bilancio della catastrofe, Erdogan parla di soccorsi tardivi e ammette le criticità nella macchina dell’assistenza alla popolazione.
La situazione nelle aree colpite dal sisma è drammatica, ospedali al collasso e milioni di persone senza più un tetto. Il presidente turco Erdogan ha parlato di “disastro del secolo”.
Minuto dopo minuto, il bilancio provvisorio delle vittime del violentissimo terremoto che ha colpito Turchia e Siria, tra morti e feriti, si aggrava.
Secondo gli ultimi numeri aggiornati a questa mattina, sabato 11 febbraio, oltre 24mila persona avrebbero perso la vita nella catastrofe a cui si somma il dramma umanitario in corso con milioni di sfollati nelle aree già martoriate da anni di guerra e bombardamenti.
In uno dei suoi interventi ai microfoni della stampa, il presidente turco Erdogan ha definito la crisi come la più grande e devastante del secolo, sottolineando criticità nella macchina dei soccorsi.
Sarebbero almeno 5 milioni le persone senza più un tetto in Siria dopo il sisma che ha devastato una vastissima area tra il Paese e la Turchia.
Sfollati che oggi fanno i conti non solo con la fame e l’assenza di una casa, ma anche con il freddo.
Nel bilancio sempre più spaventoso di vittime del terribile sisma di lunedì scorso, secondo le ultime agenzie, si riportano oltre 80mila feriti.
Una situazione che sta mettendo a durissima prova le strutture sanitarie e i soccorritori, costretti ad operare in condizioni difficilissime.
Secondo Erdogan, i soccorsi non starebbero procedendo al ritmo sperato, mentre si scava incessantemente tra le macerie per raggiungere quanti sono intrappolati ormai da giorni.
Le cronache della distruzione provocata dal terremoto in Turchia e Siria parlano anche di “miracoli” che, di tanto in tanto, regalano un soffio di speranza durante le complesse attività di ricerca e recupero delle vittime.
Diversi, ma anche adulti, sono stati estratti vivi dopo ore di buio e disperazione. Il più recente caso riguarda il ritrovamento di un 16enne estratto vivo nella città di Kahramanmaras, salvato dopo essere rimasto sepolto sotto una montagna di detriti per 116 ore.
Alla luce della tragedia in corso, gli Stati Uniti avrebbero deciso di allentare temporaneamente le sanzioni contro il governo centrale di Damasco.
Nelle ultime ore, una stima delle presunte perdite economiche causate dal devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è stata diffusa dall’agenzia di rating Fitch.
Secondo quanto riportato, i danni economici potrebbero superare i 4 miliardi di dollari ma si tratta di un orizzonte fluido poiché la situazione è in continua evoluzione.
Stando alle ipotesi avanzate con il passare delle ore, le perdite tra i due Paesi colpiti potrebbero persino superare quella spaventosa soglia.
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