Ciro Immobile, attaccante e capitano della Lazio, anche oggi, durante la partita dei biancocelesti in casa del Sassuolo, è stato costretto a lasciare il campo molto prima del previsto. Già al 15esimo del primo tempo, infatti, il bomber, Scarpa d’oro della stagione 2020, si è fermato per un problema muscolare, nello specifico si tratterebbe di una distrazione alla coscia destra.
In stagione, non è la prima volta che il numero 17 biancoceleste abbandona i suoi compagni durante la prima frazione di gioco: era già successo contro l’Udinese, nella gara poi pareggiata per 0-0 dalla Lazio, in cui Immobile aveva avvertito un problema sempre alla coscia, ma in quel caso si trattava della sinistra, che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde fino alla gara contro il Monza, di un mese dopo, in cui però ha giocato solo qualche minuto salvo poi dare forfait per l’ultima partita contro la Juventus. Da sempre la spina nel fianco delle difese avversarie, il bomber è mancato parecchio alla causa di mister Maurizio Sarri che, oltre a non avere in rosa un attaccante di ruolo che possa sostituirlo – anche oggi è entrato Pedro al suo posto -, deve rinunciare a gol pesanti. Nello stesso periodo, l’anno scorso aveva messo a segno 13 reti ed era mancato solo a una partita per infortunio.
La stagione di Immobile è cambiata (nei numeri) soprattutto per gli infortuni
Al 15esimo minuto di Sassuolo-Lazio, al Mapei Stadium, i 6mila tifosi biancocelesti hanno iniziato a sudare freddo: Ciro Immobile, il bomber più prolifico della storia dei capitolini, ha iniziato a toccarsi la coscia destra, e subito dopo ha chiesto il cambio. Sembrava, in pratica, un deja-vu di quanto successo in casa contro l’Udinese, in cui il capitano, però, si era toccato l’arto sinistro prima di lasciare il campo sostituito sempre da Pedro, non esattamente il suo attaccante fotocopia.
“Immobile ha avvertito un fastidio al flessore e si è fermato subito. Speriamo che questo abbia ridotto le conseguenze del suo stop, nelle prossime 48/72 ore capiremo i tempi di recupero“, ha detto ai microfoni del canale ufficiale della Lazio il medico della società, Fabio Roda. “Le sensazioni – ha aggiunto e rassicurato poi – non sono le stesse dell’infortunio di ottobre, purtroppo questo stop però rallenta il suo percorso, visto che Ciro aveva ritrovato la miglior condizione“.
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Anche Maurizio Sarri, ai microfoni di Sky Sport, qualche minuto prima, aveva provato a rassicurare i tifosi sul fatto che l’infortunio di Immobile sembra meno grave di quello che lo ha tenuto ai box per quasi un mese a metà ottobre.
Come sarà questa volta, lo sapremo quindi fra due o tre giorni, quando verranno effettuati gli esami strumentali per capire l’entità della distrazione, sta di fatto che questa stagione, per il bomber, già Scarpa d’oro nel 2020, non è iniziata come le altre.
A parte i numeri mostruosi dell’anno in cui la Serie A è stata stoppata dalla pandemia, infatti, sono stagioni che Immobile, soprattutto nella Lazio, sta dimostrando di essere un cecchino infallibile – in molti gli criticano il fatto che con la Nazionale non sia così letale come con la maglia biancoceleste e imputano proprio a lui la mancata qualificazione alle ultime due edizioni dei Mondiali da parte dell’Italia.
L’anno scorso, dopo 18 partite, per esempio, era già a quota 13 gol fatti, contro gli “appena” sette messi a segno quest’anno – per altro, gli stessi fatti dal suo compagno di squadra Mattia Zaccagni, che invece è alla sua migliore stagione realizzativa di sempre. Nel classifica dei marcatori, poi, si trova alle spalle di Victor Osimhen, ovviamente, ma anche di Ademola Lookman dell’Atalanta o di M’bala Nzola dello Spezia, giusto per citarne alcuni.
A pesare non possono non essere soprattutto gli infortuni, in primis perché l’hanno costretto a saltare già tre partite – contro i bergamaschi di Gian Piero Gasperini, contro la Salernitana e contro la Juventus -, ma è stato anche in panchina nel derby contro la Roma, e nella gara contro il Monza è entrato solo all’85esimo. A queste, ovviamente, ci si devono aggiungere anche i match praticamente non giocati contro i friulani e quello di oggi. L’anno scorso, solo la sfida (persa) contro la squadra di Massimiliano Allegri la saltò per infortunio, contro il Bologna e contro il Genoa l’esclusione di Immobile da parte di Sarri fu, invece, una scelta tecnica.
Alla Lazio serve (da anni) un attaccante che possa sostituire il bomber di Torre Annunziata
Nonostante in molte delle partite in cui è mancato Immobile la Lazio sia riuscita a vincere, anche con prestazioni convincenti, come quella al Gewiss Stadium, vinta per 2-0, o quella contro i cugini giallorossi, sbloccata grazie a Pedro che ha approfittato di una disattenzione difensiva di Roger Ibanez, ogni qualvolta il capitano rimane fermo ai box si ripropone lo stesso problema per Sarri – che, per altro, era anche di Simone Inzaghi quando sedeva sulla panchina dei biancocelesti -: un suo vice.
Nella squadra del patron (e senatore di Forza Italia), Claudio Lotito, nei fatti manca da anni un giocatore che possa essere quantomeno considerato all’altezza del numero 17. Magari non uno capace di fare 36 gol a stagione, record che il bomber classe 1990 di Torre Annunziata condivide con Gonzalo Higuain, ma che non costringa, almeno, l’allenatore di turno a adattare un esterno a prima punta – ha giocato con Felipe Anderson e lo spagnolo da falso nove diverse volte, uno in grado di capitalizzare molti degli assist che arrivano dai piedi delle mezzali, e soprattutto di Sergej Milinkovic-Savic e Luis Alberto.
Sul mercato, che chiuderà il 31 gennaio, si sta seguendo la pista che potrebbe portare ad Antonio Sanabria del Torino o addirittura a Walid Cheddira, attaccante del Marocco e del Bari, in Serie B, ma c’è anche Federico Bonazzoli della Salernitana a essere finito nella lista dei desiderata. In passato, si è cercato anche Burak Ylmaz od Olivier Giroud, trattative sfumate gli ultimi giorni utili per chiuderle e per qualche dettaglio. Chissà se succederà anche quest’anno, e nel momento in cui Immobile ha mostrato (ancora una volta) delle fragilità dal punto di vista muscolare.