Si vendono meno case e si ricorre meno ai mutui. Eppure, i prezzi degli immobili sono trainati da una domanda sostenuta.
Sotto i riflettori il mercato real estate, che sta segnando una riduzione del numero di compravendite, ma al contempo si è registrato un incremento dei prezzi. La fotografia scattata non è uguale in tutta Italia: nel capoluogo meneghino le richieste dei venditori sono incrementate di oltre 3,5 punti percentuali rispetto a 12 mesi fa. A Bologna le richieste sono schizzate a 6 punti percentuali e a Roma sono quasi stabili. Secondo i dati dell’Agenzia dell’Entrate nel primo trimestre del corrente anno si è registrato un calo delle compravendite di beni immobiliari: si tratta di un calo di oltre 8 punti percentuali a livello nazionale. A Milano il tonfo è stato di quasi 23 punti percentuali, a Bologna di quasi 24 punti percentuali e nel capoluogo laziale di dieci punti percentuali.
Il mercato immobiliare è meno dinamico a causa della decisione delle banche centrali di continuare a rialzare i tassi di interesse ed a rendere più oneroso il costo del denaro. La crescita delle rate dei mutui ha un impatto determinante sull’erogazione dei mutui e dei finanziamenti di medio-lungo periodo. La quota degli immobili acquistati accendendo un mutuo è decresciuta da quasi 52 punti percentuali a quasi 42 punti percentuali.
Nel giro di 12 mesi il totale dei finanziamenti erogati si è ridotto da oltre 12 miliardi a oltre 8,5 miliardi di euro. Le due città più vivaci, Milano e Bologna, hanno subito una battuta d’arresto: le quotazioni degli immobili sono salite negli ultimi anni, ma il numero delle compravendite si è ridotto drasticamente. Le diminuzioni delle vendite sono state più accentuate in queste due città. Come accaduto nel 2007, i prezzi degli immobili dovranno ridursi drasticamente nei prossimi mesi se si desidera vendere il bene immobiliare. Dunque, gli esperti ritengono che i prezzi dei beni immobiliari torneranno a scendere drasticamente se si vuole vendere.
A subire maggiormente il calo delle vendite sono gli immobili di nuova costruzione: a confermarlo sono i dati pubblicati dall’Agenzia dell’Entrate. La compravendita degli immobili di nuova costruzione sta calando in maniera più accentuata ad oltre 19 punti percentuali contro gli oltre sette punti percentuali delle case usate. I prezzi degli immobili di nuova costruzione sono trainati dall’incremento dei costi dei materiali.
L’aumento dei prezzi delle case è di oltre 3,5 punti percentuali negli ultimi 12 mesi. Considerando le varie aree, l’aumento maggiore si registra nella zona di Piazza Repubblica, compresa la zona circostante alla stazione centrale. Gli incrementi sono di oltre 14 punti percentuali. Nessun quartiere milanese fa registrare riduzioni nelle quotazioni: la crescita è più limitata nel Vigentino. Nel capoluogo laziale si è registrato un aumento lieve delle quotazioni dei beni immobiliari: negli ultimi cinque anni i prezzi si sono ridotti dell’1%.
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