Il ritrovamento di alcuni resti umani a Marghera (Venezia) accende l’ipotesi che possano appartenere a Isabella Noventa: possibile svolta nel caso della donna scomparsa nel 2016 e mai ritrovata.
Potrebbero essere di Isabella Noventa le ossa rinvenute in un’area prossima alla zona industriale di Porto Marghera il 30 gennaio scorso. Accertamenti in corso dopo la scoperta fatta il 30 gennaio scorso da alcuni operai.
La notizia del ritrovamento di resti umani a Marghera ha acceso una speranza, per la famiglia di Isabella Noventa, di poterle dare una degna sepoltura.
Ma la cautela è d’obbligo e il fratello della donna scomparsa il 15 gennaio 2016, Paolo, non si fa illusioni in attesta dell’esame del Dna che chiarirà se quelle ossa appartengono a lei.
Alcuni operai avrebbero scoperto diverse ossa in un’area vicina alla zona industriale della città in provincia di Venezia e, riferisce TgCom24, i resti comprenderebbero un cranio e un femore.
Una prima analisi medico legale dei resti ne avrebbe inquadrato la presunta datazione: sarebbero risalenti a circa 7 anni fa, epoca compatibile con l’omicidio di Isabella Noventa.
Sulla scena del ritrovamento, accanto ai resti, sarebbero stati trovati altri elementi che potrebbero aiutare nell’identificazione.
Si tratterebbe di un orologio, brandelli di indumenti e due scarpe ora al vaglio degli inquirenti.
Da una prima osservazione apparirebbe difficile che si tratti di accessori appartenenti a Isabella Noventa, riporta Il Gazzettino, ma l’area del rinvenimento delle ossa sarebbe compatibile con una zona in cui il corpo di Isabella Noventa potrebbe essere stato fatto scomparire.
Le scarpe sarebbero di marca “Vans” e la misura sarebbe un punto di divergenza rispetto all’ipotesi che sia davvero lei: Isabella Noventa avrebbe calzato un 35 o 36, le scarpe ritrovate vicino ai resti sarebbero numero 38.
Isabella Noventa, segretaria 55enne di Albignasego, sparì il 15 gennaio 2016 e non è mai stata trovata. Il processo per il suo omicidio si è concluso nel 2020 con la Cassazione a carico di tre persone, accusate e condannate in via definitiva per il delitto.
Si tratta di Freddy Sorgato, fidanzato della vittima a cui è stata inflitta una pena di 30 anni di carcere.
Di pari entità la condanna per la sorella dell’uomo, Debora Sorgato, come lui ritenuta responsabile dei reati di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione, soppressione e distruzione di cadavere.
16 anni di reclusione al terzo volto di quello che le cronache hanno ribattezzato come “trio diabolico”, Manuela Cacco, condannata per concorso negli stessi reati e per atti persecutori e simulazione di reato.
Per quanto concerne l’orologio rinvenuto accanto alle ossa a Marghera, si tratterebbe di un accessorio di tenore diverso da quanto la donna sarebbe stata solita indossare e collezionare.
Nessuno di noi familiari ha avuto comunicazioni in merito a questo ritrovamento
Questo il primo commento del fratello di Isabella Noventa, riportato ancora da Il Gazzettino, circa le attuali analisi sui reperti individuati a Marghera.
Al momento, il riserbo sugli accertamenti in corso è massimo e occorrerà attendere una risposta dalla scienza per risolvere tutti gli interrogativi dietro il ritrovamento.
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