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Curiosità

I social hanno perso l’interesse sulla guerra in Ucraina

È passato circa un anno da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Sulla questione è stato realizzato un report da Arcadia Mood in cui si è analizzata l’evoluzione delle interazioni riguardo ai contenuti sull’Ucraina e sui profili di Zelensky.

Guerra in Ucraina- Nanopress.it

Attraverso i grafici è possibile notare come sia diminuita, poco alla volta, l’iniziale partecipazione emotiva di tutti gli utenti.

Il ruolo dei social nella guerra in Ucraina

Ad un anno dall’inizio si chiedono se il ruolo dei social sia stato utile o quantomeno importante. A dare una risposta a questa domanda è Arcadia Mood che ha messo in piedi un report andando ad analizzare, come prima cosa, il profilo Social del presidente ucraino.

Si tratta di uno studio fatto attraverso una collaborazione tra Blogmeter e Arcadia.com in cui si è potuto registrare una fortissima partecipazione emotiva durante i primi mesi della guerra, un sentimento che, poco alla volta, è andato sempre più a diminuire.

La mattina del 26 febbraio il presidente Zelensky ha reso pubblico un video selfie in cui passeggiava all’interno del quartiere governativo di Kiev. E’ stato questo il post che ha ottenuto il maggior numero di interazioni durante l’ultimo anno. Un video reso pubblico proprio per dare una risposta a quella narrazione russa secondo la quale si parlava di una prossima caduta dell’Ucraina.

Durante le prime settimane del 2022, i follower dell’account di Zelensky non erano molti. Infatti, il politico contava 352.000 follower per salire poi a 520.000 dopo l’invasione.

Durante i primi giorni del conflitto i numeri aumentavano sempre di più. Infatti, il 25 febbraio, i follower erano arrivati ad un milione per quadruplicarsi poi alla fine del mese. Il 7 marzo l’account aveva registrato addirittura 5 milioni di follower mentre, il 24 aprile, i suoi seguaci erano 6.087.856.

In base a ciò che spiega Arcadia Mood a seguito dello sconvolgimento iniziale, la partecipazione emotiva risultava essere sempre di meno. Infatti, se durante 2 settimane il profilo di Zelensky aveva visto 5,5 milioni di follower, dal 24 aprile al 25 dicembre i suoi seguaci non erano andati oltre i 7 milioni.

Zelensky tra le strade di Kiev a un mese dall’inizio della guerra- Nanopress.it

Una tesi supportata anche dall’analisi delle reaction. Durante il mese di febbraio e marzo del 2022 ci sono stati dei picchi di 10,2 e di 13,5 milioni di reazioni sull’account Twitter di Zelensky, dei dati che sono diminuiti sempre di più fino ad arrivare ad un picco negativo nel mese di agosto.

Una situazione analoga si nota anche all’interno dei picchi momentanei e delle engagement. In poche parole, dal mese di aprile del 2022, questo diminuisce di botto.

Infatti, durante i primi 7 giorni della guerra, la percentuale è pari alla 63%, un valore destinato a scendere poi al 20%. Nel corso della terza settimana i valori sono arrivati al 9%, raggiungendo il 6,2% a fine mese per arrivare poi, nel mese di agosto, allo 0,39%.

A 7 giorni dall’invasione russa, il profilo Instagram di Zelensky aveva reso pubblico una foto in cui il presidente era seduto sugli scalini della residenza, una foto accompagnata da una didascalia “Una settimana di lotta eroica e grande amore per la patria. Grazie a tutti e a tutti. La vittoria è nostra!”. Un post che porta a casa 100.000 commenti insieme a due milioni di like.

Proprio come è accaduto per l’account di Twitter, anche quello Instagram durante le prime settimane è cresciuto in maniera esponenziale. Durante i primi giorni del febbraio del 2022 Zelensky contava 9 milioni di follower mentre, a fine mese, ne aveva raccolti 13 milioni. Numeri che sono aumentati in quanto, il 17 marzo, i suoi seguaci erano 16 milioni mentre, nel mese di maggio del 2022, erano diventati 17 milioni.

Anche su Instagram c’è stato quando è picco di reazioni che poi è andato poco a poco a svanire. Secondo Arcadia Mood, durante la prima settimana si parla di 46 milioni di reazioni che sono scese poi a 43 milioni durante la seconda settimana mentre, nella quarta settimana, i numeri di parlano di 21 milioni di reazioni.

A differenza di ciò che è accaduto per Twitter, su Instagram c’è stato un calo repentino dopo pochissimo tempo anche se poi si è verificato un andamento regolare nei mesi successivi. Tutto ciò però si spiega attraverso la dinamica delle pubblicazioni che prevede anche la modalità di rel le quali possiedono delle capacità di coinvolgimento molto più alte.

Sotto analisi anche il numero di visualizzazioni e le parole chiave

Il report di Arcadia Mood ha analizzato anche il numero di visualizzazioni che Zelensky ha ottenuto attraverso i contenuti resi pubblici sull’account Facebook.

Nel corso delle prime due settimane, la media delle visualizzazioni era molto alta anche se poi si è dimezzata dopo i primi 7 giorni per poi continuare a diminuire.

VolodymyrZelensky in uno dei suoi video messaggi sui social- Nanopress.it

Due sono i video che dopo i primi giorni dall’inizio della guerra sono stati in grado di ottenere un numero più alto di visualizzazioni. Parliamo di quello pubblicato il 25 febbraio che ha ottenuto 895 visualizzazioni, ossia quella clip in cui Zelensky rende pubblica la prima notte a Kiev. Una clip accompagnata da una breve frase: “siamo qui. Siamo a Kiev, Proteggiamo l’Ucraina”.

Il secondo video invece è quella del 26 febbraio che su Twitter ha portato 1,4 milioni di visualizzazioni.

Per quanto riguarda quest’ultima analisi è stata realizzata una parola chiave che, durante gli ultimi 12 mesi, si rinchiude in una matrice formata da “Zelensky ” o “Ucraina” o “guerra”

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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