I soldi fanno davvero la felicità di un individuo? Uno studio di neuroscienze risponde che i redditi più alti rendono più sereni, ma ci sono delle eccezioni.
In passato era una domanda che non aveva alcuna risposta, ma oggi sembra che la stessa abbia trovato una soluzione e una spiegazione dal punto di vista neuropsichiatrico. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista della National Academy of Sciences ed è stato realizzato dalla collaborazione di due ricercatori. I due studiosi sono partiti da due tesi molto divergenti e sono pervenuti ad una conclusione comune. Facciamo chiarezza su quali sono le tre scoperte sulla correlazione che intercorre tra soldi e felicità.
Un’interessante ricerca nata dalla collaborazione di due studiosi: Daniel Kahneman, Premio Nobel per l’Economia, e Matt Killingsworth, esperto di studi sulla serenità. I due studiosi sono partiti da due tesi divergenti: per il Premio Nobel la correlazione tra denaro e felicità valeva fino al tetto massimo dei 100mila euro. Per l’esperto degli studi sulla felicità il tetto dei 100mila euro non ha alcuna validità e al crescere del reddito annuale, incrementa il livello della serenità. La risposta scientifica alla domanda non è così scontata, ma i due studiosi sono pervenuti alla conclusione che income più elevati portano maggiore benessere. Anche se non per tutti. I ricercatori sono pervenuti a tre scoperte.
L’effetto della soglia del tetto dei 100mila euro annuali esiste ma solo per una parte della popolazione più infelice. Fino a questa soglia per chi vive in una condizione di malessere, il denaro produce effetti positivi. Dopo i 100mila euro, avere i soldi diventa assolutamente insignificante: è quanto ha messo in evidenza la ricerca siglata dagli studiosi. L’altro risultato della ricerca mette in evidenza che oltre il 50% della popolazione è felice e il tetto dei 100mila euro si annulla.
Maggiori quantità di income portano a livelli più elevati di serenità. Altra scoperta concerne le persone super felici: il 25% della popolazione sperimenta livelli di benessere piuttosto elevati al crescere dell’income. Di conseguenza, la maggioranza della popolazione è felice al crescere dell’incremento del reddito.
Studi precedenti hanno messo in evidenza che una volta raggiunta la soglia dei 75mila dollari, la felicità non dipende dall’aumento dell’income. Le ricerche condotte nel corso dell’anno 2010 si basavano su un sondaggio che ha sovrastimato la felicità. In ogni caso, il modello non può essere applicato all’intera popolazione, ma solo a quella più emotivamente insoddisfatta.
Il livello del benessere incrementa all’aumentare del reddito, ma solo fino al raggiungimento di un determinato tetto. Di conseguenza, anche sopra la soglia dei 75mila dollari, il livello del benessere emotivo rimane proporzionale all’income annuale. Il denaro è un fattore determinante della felicità, ma può aiutare a raggiungere il benessere emotivo.
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