I soprannomi più curiosi dei calciatori

Il mondo del calcio è qualcosa di straordinariamente immenso, tra storie uniche ed emozioni al cardiopalma. Gran parte di queste storie ci vengono raccontate, a volte narrate da telecronisti che a volte, per descrivere un gesto tecnico stupendo di un calciatore, inventano per esso, un soprannome. Ed è così che nasce “la pulce” per Leo Messi, o “ringhio” per Gennaro Gattuso. Ma questi sono solamente alcuni soprannomi di una lista davvero molto lunga.

La “pulce” e “El frasquito”

Se tutti conoscono “La pulce”, ovvero Leo Messi, in pochi conoscono tutti quei soprannomi, tanto belli quanto ricercati, che hanno contribuito in maniera significativa a spiegarci l’esistenza di quel determinato giocatore: un soprannome infatti, non è solo un soprannome. Un soprannome è un appellativo che un calciatore si porta dietro lungo tutto l’arco della carriera, che lo identifica, che rende le sue caratteristiche principali comprensibili a tutti.

Uno di questi, o meglio, uno dei meno famosi, ma davvero particolare, è quello di Maxi Moralez, ex giocatore dell’Atalanta, che un certo Federico Buffa, un vero intenditore del calcio sudamericano, aveva rinominato con il soprannome di “El frasquito”, per via del rumore del suo piede che impatta sul pallone, simile al rumore del baratto di marmellata (frasquito, appunto) che si apre.

Il “loco” Bielsa e il “rombo di tuono”

Un altro soprannome molto famoso riguarda non un calciatore, ma l’attuale allenatore del Leeds United. Stiamo parlando di Marcelo Bielsa, soprannominato “il loco”, ovvero “il cattivo”, per via dei suoi metodi rigidi adottati in allenamento e, a volte, anche fuori dal campo.

Guardando in casa nostra invece, uno dei più bei soprannomi affibbiati ai calciatori italiani, è quello di Gigi Riva, denominato “rombo di tuono” grazie a Gianni Brera. A distanza di tantissimi anni, quel soprannome è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di calcio, a testimonianza che un soprannome, non è solo un soprannome. Ma molto di più.

Il curioso caso di “CR77”

Se “rombo di tuono” vince il premio di soprannome nostalgico, quello più strano va sicuramente a “CR77”, ovvero nient’altro che Cristiano Raimondi, ex difensore dell’Atalanta. I tifosi della Dea, infatti, gli avevano assegnato tale soprannome in base alle sue iniziali e al numero di maglia, che lasciavano ricordare un campione ben più famoso, ovvero Cristiano Ronaldo.

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