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Spettacoli

I sum 41 si sciolgono dopo 27 anni: l’annuncio via social

L’iconica punk band Sum 41 annuncia lo scioglimento dopo 27 anni di attività musicale. L’annuncio tramite la pagina ufficiale.

Il frontman dei Deryck Whibley – Nanopress.it

I Sum 41 annunciano lo scioglimento al termine del tour, che verrà regolarmente concluso. Lo si legge dal post condiviso sull’account Instagram della band. Un messaggio d’amore ai fan, quasi a sponsorizzare l’ultimo album e le ultime tappe live. Si scioglie la punk band canadese dopo 27 anni di attività nel mondo della musica: formata nel 1996 in Ontario.

Si sciolgono i Sum 41 dopo 27 anni in attività

Annunciare il ritiro dalle scene, piuttosto che lo scioglimento della band a tour in corso e con un album in uscita. E’ diventata prassi, e anche i Sum 41 si sono accodati. La band, che ovviamente trattandosi delle ultime esibizioni live renderanno i loro spettacoli unici – e imperdibili per i fan che a questo punto saranno disposti a fare follie per assistere – ha annunciato lo scioglimenti nella serata di oggi, tramite un post Instagram.

Sarà “Heaven :x: hell” l’ottavo e ultimo album che verrà presentato durante il tour. Una carriera, quella della band canadese nata in Ontario ad Ajax, lunga 27 anni, dalle prime performance alla fine degli anni ’90, fino alla firma del primo contratto nel 1999 con la casa discografica Island Records.

Ecco parte del messaggio comparso sulla pagina social della band: “Far parte dei Sum 41 ci ha portato a vivere i migliori momenti delle nostre vite. Saremo sempre grati ai nostri fan, nuovi e vecchi, che ci supportano in tutti i modi. E’ difficile esprimere l’amore e il rispetto che nutriamo nei vostri confronti, ecco perché abbiamo deciso che questa notizia doveva sentirla direttamente da noi. I Sum 41 si sciolgono. Porteremo a termine comunque il tour. Guardiamo al futuro, grazie per gli ultimi 27 anni di Sum 41“.

Una carriera di alti e bassi per i punk rocker, che hanno dovuto dire addio spesso a componenti fondamentali della vecchia formazione. Il loro primo album, storico, All Killer no filler, è uscito nel 2001, mentre Order in declino solo nel 2019. In Italia la band arriverà il primo giugno, vicino Rimini a Bellaria Igea Marina, per la prima edizione dello Slam Dunk Festival. Poi ancora a giungo, a Jesolo al Palazzo del Turismo.

La carriera dei Sum 41

Sette album in studio, due dal vivo, raccolte ed Ep. Grazie ai loro sfavillanti tour, che a volte superano un anno di tappe toccando tutto il pianeta, la band canadese è diventata famosa. Certo, il periodo del punk collegiale, che adesso pare quasi insinuarsi di nuovo nella scena musicale accanto al Trap, faceva da padrone negli anni ’90.

Proprio il periodo del 1999-2006, quello di maggiore attività del gruppo, è stato ricco di successi. Brani come “Still Waiting” hanno fatto il pieno oltreoceano, così come The Hell Song. In un contesto dove la musica punk faceva il suo ritorno prorompente dopo i successi post anno ’80, la musica dall’argomentazione leggera – godersi la vita, divertirsi – dei testi dei Sum 41, e il loro stile li hanno fatto entrare nell’olimpo del genere insieme ai vari Link 182.

Il frontman dei Sum 41 Deryck Whibley – Nanopress.it

La band ha avuto diverse frenate, a causa dell’addio di alcuni membri storici. Nel maggio del 2006 infatti il chitarrista,a Dave Baksh, lascia la band per venire sostituito da dei turnisti. Tom Thacker prenderà il suo posto fino al 2015, quando Baksh farà il suo ritorno nella band.

E ancora nel 2013, è il turno dell’addio del batterista Steve Jocz, che lascia dopo 17 anni. Dal 2001 al 2019 producono 7 album in studio, tra cui il già citato e iconico “No killer no filler”, “Does this looks infected”, “Chuck”. Poi nel 2007 la svolta, non tanto musicale, ma in ambito di temi trattati. Spesso la band si concentra – nella seconda metà della sua attività – a temi più sostanziosi, come la politica o le disuguaglianze e le ingiustizie sociali. Arriva “Underclass Hero” nel 2008, poi “Screaming Body Murder” e “13 Voices”. Il penultimo, nel 2019 è “Order in decline”.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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