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I tatuaggi fanno male alla salute?

I tatuaggi fanno male alla salute? Un vero e proprio boom della tendenza a decorarsi la pelle. E’ così per gli italiani, secondo i dati che sono stati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. In Italia a voler scrivere in maniera indelebile sulla pelle sono quasi 7 milioni di persone. Lo si fa soltanto in minima parte per finalità mediche, visto che i più si tatuano con lo scopo di decorare il corpo. I tatuaggi sono più diffusi fra le donne che fra gli uomini. Il 29,9% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto il primo tatuaggio soprattutto nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni.

E’ importante essere informati

Visto che la tendenza al tatuaggio cresce sempre di più, sarebbe importante un’informazione giusta su questa pratica. Gli esperti spiegano che tatuarsi non significa indossare un abito che si può togliere quando si vuole. Si tratta, invece, di introdurre nella pelle dei pigmenti che entrano a contatto con il nostro organismo e che interagiscono con esso, comportando anche degli eventuali rischi. Per questo sarebbe fondamentale rivolgersi a centri autorizzati, con tatuatori che abbiano ricevuto una corretta formazione e che siano pronti a rispettare le circolari emanate dal Ministero della Salute.

Come vengono fatti i tatuaggi

I tatuaggi sono dei disegni permanenti, che vengono realizzati sulla pelle attraverso dei pigmenti inseriti nello strato superficiale della cute. Il tatuatore usa un’apparecchiatura con uno o più aghi che pungono la pelle. Ad ogni puntura lo strumento inietta delle piccolissime gocce di inchiostro sotto la pelle. Il processo può provocare un leggero sanguinamento e determina dolore, la cui intensità può variare a seconda della zona che viene trattata.

I rischi

Per capire se il tatuaggio è pericoloso, bisogna ricordarsi che causa una lesione della pelle, per cui possono verificarsi delle infezioni cutanee e delle altre complicazioni. Tra i pericoli da valutare ci sono le infezioni batteriche locali, che si manifestano con rossore, gonfiore e dolore. Potrebbero sorgere anche altri problemi cutanei. In alcuni casi intorno all’inchiostro del tatuaggio, soprattutto quello rosso, si potrebbero formare dei piccoli rigonfiamenti, che sono chiamati granulomi. Inoltre la pelle attorno al tatuaggio può attraversare un processo di ispessimento.

Particolare importanza dovrebbe essere attribuita all’attrezzatura usata per la realizzazione dei tatuaggi. E’ fondamentale che essa sia sterile e che non sia contaminata da sangue infetto, per evitare il rischio di incorrere in malattie trasmesse proprio attraverso il sangue, come l’epatite B, l’epatite C, il tetano e l’aids. Gli inchiostri per i tatuaggi possono causare anche delle reazioni allergiche. Di solito queste ultime si manifestano con eruzioni cutanee che causano prurito.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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