La campagna vaccinale per la quarta dose di vaccino Covid sembra, quasi, essersi fermata. Le restrizioni che avevamo imparato a conoscere, stanno cadendo piano piano. Anche se il ministro della Salute chiede ancora prudenza per determinate categorie di persone.
Fragili ed anziani, in autunno, saranno nuovamente vaccinati, per proteggerli ancora di più. Ecco le parole del ministro Schillaci.
Il Covid sembra che ce lo siamo lasciati, piano piano, alle spalle. Certo, non bisogna ancora abbassare la guardia, ma un sospiro di sollievo possiamo tirarlo. Le restrizioni ce le stiamo lasciando indietro e, dopo 3 anni di pandemia, si sente la necessità di tornare alla normalità.
Dal prossimo 30 aprile, infatti, cadrà l’obbligo delle mascherine anche negli ospedali e nelle Rsa, con particolare attenzione, però, ad alcuni reparti (quali, ad esempio, quelli di pneumologia o di oncologia) dove le mascherine resteranno consigliate da usare.
E per i vaccini? Sino alla terza dose, gli italiani hanno risposto in modo affermativo, anche in un’alta percentuale, recandosi ai centri vaccinali creati per avere la somministrazione di richiamo. Ma, con la quarta dose, venuta in contemporanea all’allentamento delle restrizioni, anche qui la situazione è andata scemando.
Il ministro della Salute, Schillaci, però avverte: “In autunno vaccini a fragili e anziani”. Una sorta di protezione ulteriore per quelle che sono le fasce più deboli della popolazione che vanno preservate. Lo stesso ministro ha dichiarato, inoltre, che “l‘Italia ha in dotazione una scorta di vaccini anche superiore alle nostre necessità” e che, quindi, dopo i tre anni di pandemia, possiamo rassicurarci, anche perché i dati in merito lo sono.
Una buona notizia, insomma, anche se comunque il virus continua a circolare, ma stiamo imparando a conviverci. Un messaggio di fiducia, anche, per i malati oncologici e per coloro che sono affetti da malattie cardiovascolari, ha dato il ministro stesso: “Un futuro vaccino Mrma in grado di debellare tumori e infarti […] Credo che siamo a una svolta, ci vorrà ancora del tempo ma è fondamentale ribadire l’importanza della ricerca” – ha dichiarato Schillaci in un’intervista al Tg1.
Vaccini non solo per combattere il Covid, ma anche per dare lo scacco matto definitivo a quello che è il male del nostro secolo, il cancro e dare a chi ne è affetto la speranza di guardare al futuro con occhi diversi, di fiducia e di speranza soprattutto nella ricerca.
Come ha detto il ministro, certo, ci vorrà ancora del tempo, ma la strada imboccata sembra essere quella giusta. “E’ fondamentale ribadire l’importanza della ricerca” – ha dichiarato ancora il ministro della salute.
Per quel che riguarda la sua precisazione sul vaccino Covid, in un’altra dose, ad anziani e fragili, Schillaci ha aggiunto: “E’ chiaro che ci sarà la vaccinazione che consiglieremo ai pazienti fragili e agli anziani, ma non abbiamo alcun problema sulle scorte dei vaccini”.
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