I veri pigri esistono: non sono mai reattivi. Lo dice la scienza e, in particolare, uno studio condotto dai ricercatori della Siberian Branch of the Russian Academy of Sciences. Che non fece mai prodezze la pigrizia, è cosa abbastanza nota e, sulla sua reale esistenza, fino ad ora, nessuno aveva mai avuto dubbi. Forse non la pensavano in questo modo gli studiosi che hanno deciso di intraprendere una ricerca su un campione di persone, sottoposto ad una situazione di stress per verificare la reazione successiva. La pigrizia mentale e psicologica pare abbia dato segno di sè, rivelando quattro tipologie di individui.
La ricerca
Se da tempo ci si interroga su come combattere la pigrizia, è chiaro che la sua esistenza era abbastanza ovvia. I ricercatori della Russian Academy hanno voluto approfondire la questione per appurare i livelli di energia dell’uomo. Hanno sottoposto ad esame 130 volontari ai quali è stato chiesto di rimanere svegli per 24 ore. Durante l’intera giornata di veglia, non hanno avuto la possibilità di assumere sostanze eccitanti come il caffè. Man mano che il tempo trascorreva, veniva registrata l’intensità dei livelli di stanchezza. Dall’esperimento e l’analisi dei dati raccolti, sono emerse quattro tipologie di persone.
I risultati
Le prime sono costituite da Allodole e Gufi. I soggetti che rientrano nella prima classe, mostrano un livello di energia alto durante la mattina e nel primo pomeriggio che scema verso la sera e si riduce drasticamente dopo le 21.00. Gli individui della seconda categoria sono più energici la sera rispetto all’inizio della giornata. Tra queste due classi principali, ve ne sono altrettante che si interpongono tra l’una e l’altra: i Super energici e i Letargici. I primi mostrano alti livelli di energia sia alla mattina che alla sera: i secondi dichiarano di sentirsi sempre poco svegli, quasi intontiti, e riducono le attività quotidiane, in barba all’importanza di camminare ogni giorno. Nonostante diametralmente opposti, questi due gruppi hanno un denominatore comune ossia l’assenza di un animale di riferimento che possa rappresentarli. L’appello per la ricerca della specie arriva direttamente dal British Psychological Society’s Research Digest. La corsa all’individuazione del nome si è scatenata anche su Twitter, dove pare si propenda per Dodo e Pellicani. Siete d’accordo?
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