I vermi le hanno mangiato quasi metà viso e ora ha lanciato una colletta per guarire e tornare a essere quella di prima. Come racconta il Daily Mail, Donna Corden, 47 anni da Leeds, ha subìto le gravi conseguenze di un semplice taglietto sul ciglio sinistro che le ha deturpato il volto: la piccola ferita è stata infettata da batteri mangiacarne che le hanno roso il volto, portandola a un passo dalla morte. Dopo una lunga degenza in ospedale e un innesto della pelle, prelevata dalle cosce, la donna è fuori pericolo ma vorrebbe tornare ad avere un aspetto normale. Per questo, la sua estetista ha lanciato una raccolta fondi per effettuare trattamenti non coperti dal servizio sanitario nazionale.
Per Donna un piccolo taglio sul ciglio sinistro si è trasformato in un incubo degenerando in una fascite necrotizzante, una rara infezione dovuta a cosiddetti “batteri mangiacarne”.
Tutto è iniziato con una piccola ferita che si era procurata con il forno di casa. Per le prime 24 ore non è successo nulla, ma il giorno successivo la ferita si è infettata e quasi andata in putrefazione.
Portata in ospedale, è andata in shock settico e i medici hanno dovuto indurre il coma per completare il trattamento antibiotico. I dottori avevano preparato i figli al peggio, ma Donna è sopravvissuta.
Per salvarle il viso, le è stata asportata la pelle dalla coscia sinistra. Ora il volto è stato ricostruito ma le cicatrici l’hanno comunque deturpata.
“Quando l’ho vista dopo le operazioni mi si è stretto il cuore”, ha dichiarato Lindsey Mcenroe, estetista e amica della 47enne al tabloid.
Da qui l’idea di lanciare una raccolta fondi per coprire le spese di trattamenti estetici non coperti dalla sanità nazionale. “Ero abituata a curare la pelle di Donna prima della sua deturpazione perché ha sempre voluto prendersi cura del suo aspetto e mi ha spezzato il cuore vedere quello che ha dovuto affrontare negli ultimi 12 mesi”.
Donna ora si è detta pronta a ritornare quella di prima.”Sono viva e molto grata per tutto il sostegno che ho ricevuto nell’ultimo anno”, ha dichiarato. “Vorrei ringraziare tutto lo staff del Leeds General Infirmary che mi ha salvato la vita e Lindsey e il suo team per il loro continuo supporto nella prossima fase del mio viaggio”.