I virus respiratori colpiscono di più i bambini, specie quello sinciziale

La stagione invernale porta con sé diversi virus influenzali che possono colpire sia gli adulti, quanto anche i più piccoli. E sono proprio i virus respiratori ad accendere l’allarme specie nei reparti di pediatria degli ospedali.

Bambina che tossisce
Bambina che tossisce – Nanopress.it

Tantissimi sono i genitori che accompagnano i loro figli piccoli al Pronto Soccorso, impauriti da queste nuove infezioni che colpiscono i più piccini.

Virus bambini: corrono le infezioni respiratorie

Il più comune e, anche, quello che sta facendo ammalare di più è il Vrs, più comunemente conosciuto come “Virus Respiratorio Sinciziale” e che può colpire i bambini fino al loro primo anno di vita. Ma non è il solo: a questi si affiancano anche il Covid, l’influenza stagionale e l’Adenovirus.

Questo è ciò che sta maggiormente allarmando i principali Pronto Soccorso pediatrici di tutta Italia. Reparti che sono in affanno a causa, anche, nel notevole numero di accessi che, quotidianamente si registra. Genitori che, preoccupati delle condizioni respiratorie dei loro bambini, li accompagnano immediatamente in ospedale per capire cosa sta accadendo.

Tante infezioni, ma quella che maggiormente preoccupa è proprio la bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale (Vrs), causa anche le terapie intensive a carattere pediatriche notevolmente sottodimensionate. A far osservare tutto ciò è la Società Italiana di Pediatria che, di conseguenza, ha sollecitato un pronto intervento del Governo, per trovare una fattiva soluzione a tale emergenza.

Non più un solo virus, ma la combinazione e la presenza di più virus insieme, anche oltre quello Sinciziale. C’è il Covid, l’Adenovirus e, anche, quello classico dell’influenza stagionale. Una situazione veramente complessa e complicata, stando a quanto descrive la Società di Pediatria, visto l’elevato numero di accessi ai pronto soccorso.

Bimba con la tosse
Bimba con la tosse – Nanopress.it

Virus Sinciziale quello più diffuso

Ospedali congestionati e posti letto che mancano: queste sono le due emergenze che stanno colpendo i nosocomi dedicati ai più piccoli. Al momento, sono tre le regioni che registrano le maggiori difficoltà e, allo stesso tempo, carenze: Lazio, Sicilia e Lombardia.

Un aumento notevole delle infezioni respiratorie, pari al 300% in più rispetto ai due anni precedenti: “L’80% dei posti letto occupati da bambini con bronchiolite da Vrs, o virus respiratorio sinciziale” – descrive il direttore del dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale dei Bambini di Palermo, Corsello.

E sono due le condizioni che rendono ancora più difficili le assistenze: la bassa età dei piccoli pazienti, specialmente i neonati e lattanti colpiti dal virus Sinciziale e, dall’altro, la presenza, purtroppo, in alcuni pazienti, anche di co – infezioni. In quest’ultimo caso, è necessario sempre il ricovero e, nei casi più gravi, anche in terapia intensiva.

Situazione complicata anche al Policlinico “Umberto I” di Roma dove i ricoveri pediatrici che vengono effettuati sono, per la totalità, dovuti a infezioni respiratorie e, nel 90% dei casi, proprio il virus Sinciziale.

La situazione è difficile, ma il sistema tiene, seppur con grandi sforzi” – ha spiegato, invece, il direttore della Neonatologia e pediatria dell’ospedale San Paolo di Milano, Banderali. Al nosocomio milanese, dallo scorso mese di novembre, i posti letto sono sempre occupati nel reparto dei più piccoli e il 60% dei piccoli pazienti ricoverati ha infezioni respiratorie.

Una situazione complicata che non deve passare inosservata.

Impostazioni privacy