Iceberg di grandi dimensioni si è staccato dal Ghiacciaio dell’Apocalisse. E’ senza dubbio, il frammento di dimensioni più grandi rimasto dal blocco ghiacciato che si staccò nel marzo del 2002.
Nell’ottobre 2022, l’iceberg noto come B-22A è stato finalmente rilasciato dal fondale marino e si è spostato verso Nord-Ovest per una distanza di circa 175 km in soli sei mesi. Questo rappresenta un grande cambiamento rispetto al suo movimento precedente, poiché ha coperto tre volte la distanza che aveva percorso nei 247 mesi precedenti.
Gli iceberg si formano quando porzioni di ghiaccio si staccano dai ghiacciai e dalle piattaforme di ghiaccio e finiscono in mare. Ciò accade quando l’acqua del mare erode e scioglie la base del ghiacciaio o della piattaforma di ghiaccio, causando la frattura e lo stacco del blocco di ghiaccio.
Questi blocchi di ghiaccio possono essere di diverse dimensioni e forme, ma in genere hanno una forma piatta e allungata, con una parte sommersa e una parte emergente sopra la superficie dell’acqua.
La classificazione, segue un principio meramente di grandezza. Possono, infatti, ssere classificati in base alla loro dimensione: i più piccoli sono chiamati “growler” o “bergy bits”, mentre quelli più grandi sono detti “iceberg tabulari”. Il colore è generalmente bianco o blu, ma non di rado ne assumono uno differente e ciò dipende dalla densità del ghiaccio e dal fatto che la luce solare viene assorbita o riflessa.
Una volta formati, possono essere trasportati dalle correnti marine e dal vento per grandi distanze. Possono rappresentare una minaccia per la navigazione, poiché la loro presenza può non essere facilmente rilevabile e possono causare collisioni con le navi.
Il motivo principale per cui si fondono principalmente a causa dell’energia termica trasferita dall’acqua circostante. Quando si trova in mare aperto, l’acqua intorno ad esso è solitamente più calda rispetto al ghiaccio, quindi si verifica un trasferimento di calore dall’acqua all’iceberg. Questo causa la fusione del ghiaccio e il suo graduale scioglimento nel mare.
Inoltre, la quantità di energia termica trasmessa all’iceberg dipende anche da altri fattori come la temperatura dell’aria, l’umidità, la salinità dell’acqua e la velocità del vento. Ad esempio, se l’aria circostante è più calda e secca, il processo di fusione può essere accelerato.
Il cambiamento climatico globale sta accelerando il processo di scioglimento degli iceberg. Le temperature più calde dell’aria e dell’acqua stanno causando un aumento del tasso di fusione dei ghiacciai e delle piattaforme di ghiaccio, portando a un aumento della quantità di ghiaccio che finisce in mare e che si trasforma in iceberg.
Inoltre, il riscaldamento globale sta provocando un aumento del livello del mare, il che significa che gli iceberg tendono a essere esposti a temperature più calde rispetto al passato, accelerando così il processo di fusione.
La maggior parte si trovano nell’Oceano Atlantico settentrionale, lungo le coste della Groenlandia e del Canada, dove il ghiaccio del Polo Nord si spinge verso l’oceano.
Tuttavia, alcuni possono anche essere trovati nell’Oceano Antartico e nelle acque circostanti l’Antartide, dove si trovano i ghiacciai del Polo Sud. Gli iceberg possono spostarsi in modo imprevedibile a causa delle correnti oceaniche e dei venti, quindi la loro posizione esatta può variare nel tempo
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