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Quel 21 aprile 2016 Adele Burns voleva solo cambiare colore ai capelli, un vezzo a cui molte donne non rinunciano per stare meglio con se stesse e rinnovare il proprio look. Mai avrebbe immaginato di uscire dal salone di bellezza dopo il trattamento profumatamente pagato dal marito (200 sterline, circa 224 euro) con un ictus cerebrale che le ha distrutto la vita. La donna, originaria di Glasgow, in Scozia, ha chiesto ora un risarcimento di un milione di sterline denunciando i gestori del salone di bellezza Rainbow Rooms perché non hanno adottato misure preventive efficaci e di protezione per evitare ciò che invece è accaduto.
Il trattamento di bellezza a cui è stata sottoposta Adele ha avuto una durata di 5 ore. Durante tale periodo i capelli di Adele sono stati lavati sei volte. Ma dato che il lavandino non aveva protezioni morbide e non era nemmeno regolabile, la donna ha subito un trauma al collo e si è generato un coagulo di sangue che ha provocato l’ictus al cervello.
Nei giorni seguenti la donna ha avuto un brusco peggioramento delle sue condizioni di salute, tanto che dopo aver lamentato mal di testa e inappetenza, le si è oscurata la vista ed è svenuta.
A ritrovarla in terra, incapace di muoversi e di parlare, con il lato destro del volto paralizzato è stato il marito Campbell che immediatamente l’ha portata al St John’s Hospital di Livingston che ha dato la diagnosi di ictus. Dopo due anni di riabilitazione per tornare a parlare e muoversi Adele è decisa a combattere: ”L’ictus non mi ha isolato solo dalla società – racconta – ma dal mio stesso corpo, ha cambiato la mia vita e quella di chi mii circonda, visto che mi ha rubato l’indipendenza. Campbell è il mio migliore amico, e io non ho parole per esprimere la mia gratitudine per tutto ciò che fa per me. Ma quello che mi è successo era evitabile, e sono sicura che anche i titolari del salone lo sappiano: dovrebbero vergognarsi. Non voglio che nessun altro possa provare quello che è accaduto a me: ecco perché li ho portati in tribunale e ho chiesto quel risarcimento”, ha spiegato.
Va detto che Adele non soffriva di malattie che possono portare a ictus e nella sua famiglia non si erano mai registrati casi analoghi. Inoltre, sottolinea Jennifer Watson, avvocato specializzato in trattamenti estetici che gli ictus provocati dai lavaggi dei capelli sono purtroppo noti, anche se rari, ma di certo non sono fatti inauditi: ”Ci sono già stati alcuni casi analoghi in giro per il mondo. La causa intentata da Adele dovrà servire anche a far sì che il problema venga conosciuto maggiormente e che gli addetti ai lavori adottino misure preventive efficaci”, ha concluso.
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