Presso il reparto dell’Unità di Microbiologia e Virologia del IRCCS al San Matteo di Pavia, dall’equipe medica del professor Fausto Baldanti, è stata identificata una nuova variante Covid, denominata Arturo.
Il professor Baldanti spiega che la nuova variante è stata rilevata tramite uno screening attivo presso l’ospedale, includendo sia i pazienti ricoverati che coloro i quali accedono al pronto soccorso.
La nuova variante Covid di nome Arturo
Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, comunica che il professor Baldanti insieme alla sua equipe di medici presso l’ospedale San Matteo di Pavia, hanno rilevato attraverso uno screening una nuova ed ennesima variante Covid.
La XBB.1.16, meglio conosciuta semplicemente con il nome di Arturo, al momento non sembra preoccupare i virologi ma la situazione in ogni caso rimane sempre sotto controllo se si dovessero presentare delle criticità.
“Mi complimento con il professor Baldanti e la sua equipe per l’importante attività di sorveglianza”.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Guido Bertolaso, il quale ha già avvertito in maniera tempestiva il Ministero della Salute e i laboratori sono in stretto contatto con l’Istituto superiore di Sanità. L’assessore, inoltre, raccomanda sempre le norme igieniche da osservare, disinfettando le mani e l’utilizzo dei sistemi di protezione come la mascherina in caso di influenza.
I rischi con la nuova variante
Secondo l’ultimo aggiornamento dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità circa la nuova variante Covid che si è presentata lo scorso 22 marzo, quest’ultima è stata segnalata in 21 paesi ma al momento non sembra essere preoccupante per la popolazione.
Secondo gli esperti e ricercatori, alla domanda se Arturo possa essere aggressivo o meno, la risposta è assolutamente negativa. C’è solo il fatto di non abbassare la guardia, poiché il rischio di allerta rimane sempre alto per l’Italia e l’Europa.
In ogni caso, mentre nel nostro Paese il peggio sembra essere un lontano ricordo, il Covid sta prendendo sempre più piede nel Mediterraneo Orientale e nel Sud-Est asiatico. Lo stato indiano è quello che presenta maggiori criticità a riguardo, in quanto i contagiati in meno di 30 giorni sono quasi quadruplicati.
“Una delle sue caratteristiche sembra essere la capacità di eludere il sistema immunitario del corpo umano”.
Queste le parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, spiegando che le persone che abbiano completato il ciclo dei vaccini in India è stato richiesto di non abbassare la guardia in questa nuova ondata pandemica, raccomandando di lavarsi le mani, evitare i posti affollati e utilizzare le mascherine in caso di influenza.