Sono finiti in una bufera il Presidente del Senato Ignazio La Russa e Isabella Rauti, esponente di Fratelli d’Italia, che hanno celebrato l’anniversario dell’MSI, il partito neo fascista nato 76 anni fa. Ecco cosa sta succedendo.
Ancora una volta il partito del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ovvero Fratelli d’Italia, finisce nella polemica, stavolta per via di parole celebrative pronunciate dal Presidente del Senato Ignazio La Russa e dall’esponente FDI Isabella Rauti.
I due politici hanno celebrato l’anniversario del partito MSI, fondato il 26 dicembre di 76 anni, d’ispirazione neofascista. Commenti che non sono piaciuti all’opposizione, ma neanche alla stessa Giorgia Meloni.
È partito tutto con un post di Isabella Rauti, pubblicato su Twitter, in cui l’esponente di Fratelli d’Italia ha ricordato la fondazione del Movimento Sociale Italiano, un partito dichiarato d’ispirazione fascista nato il 26 dicembre del 1947.
Nel post, Isabella Rauti ricorda quel giorno, pubblicando foto di suo padre Pino Rauti, fondatore dell’MSI, e vecchi poster con la fiamma tricolore.
Dopo il suo post, anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, che ricordiamo fare parte di Fratelli d’Italia, ha sentito il bisogno di pubblicare un altro post su Twitter in ricordo di quella data.
Anche suo padre era tra i fondatori dell’MSI in Sicilia, come lui stesso ha ricordato:
Due pubblicazioni che hanno scatenato una forte polemica, in quanto il ricordo e la celebrazione di questo anniversario mette ancora di più in luce, secondo l’opposizione soprattutto, il filone neo fascista di Fratelli d’Italia, argomento già più volte analizzato da diverse cariche politiche.
Si è parlato, infatti, più volte della fiamma tricolore nel simbolo di Fratelli d’Italia: la Senatrice a vita Liliana Segre e il PD chiesero a Giorgia Meloni di eliminarla e lei risposte che non aveva nulla a che fare con il fascismo.
Ora, l’opposizione torna all’attacco, definendo inaudite le parole di Ignazio La Russa e Isabella Rauti, che nel giorno dell’anniversario dell’MSI dimostrano ancora una volta le radici profonde del loro partito.
Dopo i post dei due esponenti di Fratelli d’Italia, il PD in particolare ha esposto la propria costernazione per una celebrazione del genere.
Alessio D’Amato, candidato del PD alla presidenza della Regione Lazio, ha chiesto le dimissioni del Presidente del Senato dopo le sue parole:
L’esaltazione del Movimento sociale italiano è un fatto gravissimo, che viola il giuramento sulla Costituzione antifascista.
Anche il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, definisce inaccettabile che Ignazio La Russa abbia esaltato il partito neofascista MSI, nato dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
Le accuse arrivano anche da parte dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, rappresentata dalla presidente Noemi di Segni, che definisce molto grave quello che sta succedendo e che cariche così alte dello Stato celebrino questi eventi neofascisti.
È stata chiamata in causa anche Giorgia Meloni, che al momento si è rifiutata di entrare nel dibattito ma, come riporta Repubblica, pare abbia parlato in privato con Ignazio La Russa, esternando la sua contrarietà alla celebrazione fatta sui social.
Lei che ha sempre dichiarato di essere contro i regimi, fascismo compreso, ora si trova in una situazione molto difficile: dimostrare che il suo partito Fratelli d’Italia, nonostante tutte le polemiche, non abbia radici nell’ideologia del fascismo.
Cosa farà il Presidente del Consiglio, deciderà di parlare in pubblico della polemica in corso? Solo i giorni che verranno potranno dirci cosa accadrà.
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