Norbert Feher, alias ‘Igor il russo’, ha aggredito diversi agenti del penitenziario spagnolo in cui si trova attualmente detenuto, mentre lo portavano a testimoniare in videoconferenza.
Il cinque volte assassino ha staccato una piastrella dal pavimento della prigione, per farne un pugnale, con cui ha ferito al volto un agente.
Norbert Feher, da tutti conosciuti come Igor il Russo, non smette di far parlare di sé. Lo scorso giovedì il pluriomicida avrebbe aggredito le guardie carcerarie spagnole, scagliandosi contro un agente in particolare, che è rimasto ferito al volto. Come già accaduto nel 2021, appena uscito dall’isolamento, si è accanito sui poliziotti del carcere di Estremera a Madrid, dove sta scontando la pena dell’ergastolo.
Gli agenti lo hanno prelevato dalla cella di isolamento in cui è recluso per farlo testimoniare in videoconferenza sul caso di Duenas, dove ferì cinque agenti carcerari con la stessa modalità di aggressione: le piastrelle del bagno usate a mo’ di pugnale. Come riporta il Quotidiano Nazionale, Norber Fehrer ha limato una piastrella e si è costruito una sorta di imbottitura con carta e giornali per proteggersi dagli agenti. Si è quindi scagliato contro un poliziotto, procurandogli una ferita di 7 centimetri al volto, poi ha imprecato:
“Vi ucciderò uno per uno”.
Il 1º aprile del 2017 Igor il Russo rapina il bar Gallo a Budrio, provincia di Bologna. Il titolare dell’attività – Davide Fabbri – tenta di disarmarlo, ma Norbert Feher lo uccide con una pistola che nasconde in tasca e che aveva sottratto tre giorni prima a una guardia giurata.
Dopo il colpo al bar Gallo, il killer di Budrio, come viene poi soprannominato, tenta la fuga e qualche giorno dopo si macchia di un altro omicidio, uccidendo la guardia provinciale Valerio Verri e ferendo in modo grave un collega della vittima.
Malgrado il grande impiego di forze, del killer si perdono le tracce. Il 17 maggio di quello stesso anno viene recapitata alla caserma dei carabinieri di Ferrara una missiva in cui si comunica che Igor ha lasciato il Paese per raggiungere la Spagna.
Il 5 dicembre, ad Arzobispo, il killer fa irruzione in una fattoria, ma viene scoperto e ferisce il proprietario dell’attività e un socio. Poi si muove verso Andorra, dove uccide il pastore José Luis Iranzo Alquézar. Sul posto accorrono Víctor Jesús Caballero Espinosa, 38 anni, e Víctor Romero Pérez, 30 anni, due agenti della Guardia Civil, che vengono uccisi da Igor il Russo, che riesce a sottrargli entrambe le pistole. Il 15 dicembre viene arrestato dalle autorità spagnole a Mirambel, dopo un incidente stradale a seguito del quale viene trovato privo di sensi.
Il 3 febbraio 2020 Norbert Feher il Tribunale spagnole lo condanna a 21 anni di prigione. In Italia, l’anno seguente, la Corte di cassazione conferma la condanna all’ergastolo inflitta in primo e secondo grado.
Il 29 aprile del 2021 viene condannato all’ergastolo anche dal tribunale spagnolo. Non potrà uscire dal carcere se non avrà prima scontato 30 anni di detenzione.
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