Igor il Russo è fuggito in Brasile? Bruciata la pista del Sudamerica

NORBERT FEHER EZECHIELE

Igor il Russo è fuggito in Brasile? Il mistero di dove sia finito Norbert Feher, alias Igor il Russo Vaclavic si infittisce con almeno due altri capitoli della vicenda che riguarda la ricerca del fuggitivo: una è la presenza di una presunta fonte brasiliana attendibile che era in possesso di informazioni su Igor, l’altra è l’esistenza del fantomatico telefonino che era in possesso del presunto triplice omicida. Pare che nessuno si sia preso la briga di investigare su quel numero di telefono, magari sarebbe bastato localizzarlo e tracciarlo per catturare Igor il Russo, che invece resta ancora latitante, con molta probabilità lontano dall’Italia.

IGOR IL RUSSO E LA PISTA BRASILIANA
Igor il Russo è davvero scappato in Brasile? Il dubbio c’è ma non può essere confermato, almeno al momento. Quello che sappiamo è che l’uomo che ha ucciso il barista Davide Fabbri a Riccardina di Budrio, la guardia ecologica Valerio Verri, volontario in servizio antibracconaggio nel “Delta del Po”, e probabilmente anche una terza persona in provincia di Ravenna, non è stato trovato in Italia nonostante la caccia all’uomo messa in piedi dalle forze dell’ordine.

Ma come sono andate le cose? Come racconta il Corriere della Sera, lo scorso giugno la Procura di Bologna riceve una nota riservata dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia. Nel documento si legge che “una fonte confidenziale attendibile” avrebbe notizie di rilievo sulla presenza “del noto latitante serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic il Russo” in Brasile. Il pubblico ministero Marco Forte, incaricato del caso, chiede venga redatta una relazione dettagliata attraverso la squadra mobile bolognese.

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La relazione arriva: un agente viene inviato in Brasile per indagare ma non riesce a scoprire niente perché la fonte è stata arrestata. L’indagine viene rinviata e dalla Procura non arriva nessuna richiesta di ulteriori approfondimenti. Non si indaga più sulla pista brasiliana, è stata bruciata.

QUEL CELLULARE DI IGOR IL RUSSO
Secondo quanto si racconta in giro, un anno fa Igor il Russo poteva essere fermato con semplicità, solo tracciando un cellulare. Quale? Quello che – pare – fosse in suo possesso ai tempi delle scorribande criminali messe in atto in compagnia della banda capeggiata da Pajdek.

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Era il 2016 quando, dopo essere stati arrestati, gli ex complici fanno il nome di Igor il Russo, che per tutti all’epoca era Igor Vaclavich, nato in Russia il 21/10/76, dando agli inquirenti anche il suo numero di telefono.

Non siamo in grado di dire se le ricerche da parte degli inquirenti siano state approfondite, ma Igor non è stato rintracciato, e c’è chi dice che quel numero di cellulare dato dai complici di Norbert Feher è rimasto attivo a lungo dopo l’emissione dell’ordinanza emessa per le rapine del 2016 nei confronti degli ex complici e di Igor il Russo. Sulla cui testa, ora, pende una taglia posta dalla famiglia e dagli amici di Fabbri, il commerciante di Budrio ucciso nel suo Bar Gallo alla Riccardina.

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