Norbert Feher alias Igor il russo Vaclavic non è il solo uomo attualmente ricercato con l’accusa di omicidio. Insieme a lui, cioè non ‘con’ Igor il russo, ma, ‘come’ Igor il russo, ovvero a piede libero, ci sono: 6 evasi da istituti penitenziari, 34 evasi da permessi premio, 23 evasi da lavoro all’esterno, 14 evasi da semilibertà e 37 mancati rientri di internati. Questi i dati del Sappe in riferimento all’anno 2016. Le ragioni? La cronica carenza di personale delle forze dell’ordine e l’altrettanto cronico sovraffollamento delle carceri italiane.
Tra gli evasi dell’ultima ora c’è anche Ismail Kammoun, di origine tunisina, giudicato come un latitante modello, dedito agli studi, che doveva scontare l’ergastolo per reati di mafia nel penitenziario di Volterra. Al quale, però, non ha fatto ritorno dopo un permesso premio di dieci giorni maturato per buona condotta.
Un altro caso di evasione di cui recentemente i media si sono occupati è quello di Johnny lo Zingaro, soprannome di Giuseppe Mastini, ritenuto responsabile dell’omicidio dell’autista di tram Vittorio Bigi, che non è rientrato nel carcere di Fossano lo scorso 30 giugno, dopo aver beneficiato di un permesso di lavoro esterno.
E poi c’è il caso mediatico del 2017, quello di Igor il Russo, Norbert Feher, o meglio Igor Vaclavic, già condannato in Italia a 9 anni per una serie di rapine e rilasciato in anticipo, come detenuto modello, il 1° giugno 2015 dal carcere di Rovigo. E’ ancora latitante, perché per gli inquirenti è stato proprio Igor il russo a uccidere una guardia giurata, un barista e una guardia ecologica nella Bassa tra Ferrara e Bologna.
[secgalleria id=”8807″]