‘Ikigai‘ è un concetto giapponese il cui significato rimanda al motivo, o a qualcosa, per cui vale la pena vivere. E’ un termine composto da due caratteri cinesi, ‘iki‘, che vuol dire ‘vita‘, e ‘kai‘, un suffisso che in italiano può essere tradotto come ‘la realizzazione di un qualcosa che si aspetta o si spera‘. Secondo la cultura giapponese, ognuno di noi ha un ikigai ma per trovarlo è necessaria una lunga e approfondita ricerca su se stessi. Una volta trovato, attraverso passioni, hobby o desideri come sposarsi, crescere i figli e via dicendo, si arriva ad una conclusione positiva della ricerca, che non solo porta grande soddisfazione ma dà un profondo senso alla vita.
In italiano ikigai ha un significato che riprende la tradizione nipponica secondo la quale ognuno, nel mondo, possiede una ‘ragione per cui alzarsi la mattina’, un motivo per cui essere felici. In generale, nella cultura orientale (soprattutto quella giapponese), ikigai è il termine che indica l’origine del valore della vita, ciò che la rende, cioè, degna di essere vissuta. Il significato di ikigai, però, riguarda anche le condizioni mentali che portano le persone a vivere la loro esistenza nel modo migliore (e più degno) possibile, condizioni che non dipendono né dallo stato materiale né da quello economico. Chiunque, quindi, anche chi si trova in un momento negativo della propria vita ma ha in mente un obiettivo ben preciso, può avere un ikigai. Ma quali sono i ‘pilastri‘ su cui si fonda questo concetto?
Il significato di ikigai dipende, come dicevamo, da ciò che di bello ognuno di noi può o si prefigge di fare; in generale, è costituito da quattro aspetti che ‘dominano’ il nostro essere al mondo: ciò che amiamo fare, ciò che abbiamo la capacità di fare, ciò per cui siamo pagati e ciò di cui ha bisogno la società in cui viviamo. E’ importante sottolineare che gli atteggiamenti, i comportamenti legati al concetto e al significato di ikigai, sono del tutto spontanei, non si tratta di azioni obbligate che qualcuno (o qualcosa) ci costringe a compiere, ma di atti naturali che dipendono dai nostri desideri e da ciò che potrebbe rendere migliore la nostra vita.
Stabilito che ikigai è un concetto il cui significato si basa sui quattro aspetti appena elencati, guardiamo brevemente a cosa, ognuno di essi, si può riferire:
1) Ikigai con significato di ‘passione’: se amiamo fare qualcosa in modo particolare, e abbiamo anche una certa abilità nel farla, possiamo dire di avere una passione.
2) Ikigai con significato di ‘professione’: se siamo in grado, perché bravi, di esser pagati per qualcosa che sappiamo fare, vuol dire che abbiamo trovato la nostra professione.
3) Ikigai con significato di ‘missione’: se ciò che amiamo fare incontra i bisogni degli altri, allora abbiamo una missione.
4) Ikigai con significato di ‘vocazione’: se, infine, con le nostre azioni veniamo pagati e in più offriamo un servizio utile agli altri, abbiamo trovato la nostra vocazione.
Passione, professione, missione e vocazione, quindi, sono i concetti sui quali è basato il significato del termine ‘ikigai’ che, a pensarci bene, tutti al mondo possono avere: ikigai può essere un hobby particolare (il giardinaggio, la lettura), un’inclinazione (verso la famiglia, gli animali, la persona amata), una passione (verso lo sport, la scrittura, la musica). Senza addentrarci troppo nella questione, ogni persona riesce ad individuare, nel corso della propria vita, ciò che gli piace di più fare; il problema semmai è riuscire, attraverso la propria abilità (e, aggiungiamo, una buona dose di fortuna) a farsi pagare per ciò che si fa, e se questo poi può essere utile alla società in cui si vive, ecco raggiunto in pieno il concetto di ‘ikigai’. Che, intendiamoci, non è prerogativa esclusiva di pochi, ma di chi è riuscito a individuare nella propria esistenza ciò che ama fare davvero e come può indirizzare (verso di sé e verso gli altri) questa sua capacità.
Insomma, sul significato di ‘ikigai’ si potrebbe discutere ancora a lungo, tirando in ballo antiche tradizioni filosofiche orientali e concetti sui quali si basa tutta la cultura giapponese. Noi ci limitiamo a concludere con una citazione del poeta giapponese Kobayashi Tsukasa il quale, spiegando come ognuno di noi può avere il proprio ikigai, afferma: ‘le persone possono sentire il proprio ‘ikigai’ solo quando procedono verso l’auto realizzazione, che si raggiunge in base alla maturità personale, alla soddisfazione dei vari desideri, all’amore, alla felicità, all’incontro con gli altri e al senso del valore della vita’.
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