Ikram Jarmouni è la studentessa modenese premiata alla Camera, in queste ore ha denunciato di essere stata vittima di razzismo.
La 22enne ha raccontato che si trovava sul treno in viaggio per Roma, quando a un certo punto è stata avvicinata da un uomo che ha cominciato a insultarla per il colore della pelle. Nonostante sia nata a Modena infatti è di origini marocchine. Ora la giovane denuncia che nessuno è intervenuto in suo soccorso, né le forze dell’ordine né il capotreno.
Ikram Jarmouni è una studentessa magistrale in Diritti umani e Governance multilivello all’Università di Padova, la giovane 22enne è stata premiata lunedì 8 maggio alla Camera dei deputati a Roma come studentessa d’eccellenza italiana, ricevendo il “Premio America giovani per il talento universitario”.
Proprio lo stesso giorno la modenese nata in Italia ma di origini marocchine, ha quindi preso il treno insieme ad un’amica per dirigersi a Roma, proprio mentre erano in viaggi però le due sono state avvicinate da un uomo. Questo ha cominciato a insultarla pesantemente in modo razziale, dandole della zingara e dicendole che le avrebbe spaccato la faccia.
Le due ragazze impaurite non sapevano cosa fare così hanno chiamato più volte gli agenti delle forze dell’ordine che erano presenti sul treno e il capotreno, ma nessuno di loro è intervenuto. Gli unici che hanno provato a fermare l’uomo intimandogli di smetterla sono stati gli altri passeggeri. Tutto ciò è stato prontamente ripreso.
Ikram Jarmouni era molto spaventata in quel momento e nel suo video, postato come denuncia su Instagram, si nota l’aggressività dell’uomo che si è avvicinato alle giovani davvero senza motivo, loro infatti non lo stavano infastidendo in nessun modo. Allo stesso modo lo scopo della ragazza è quello di protestare perché oltre al razzismo del passeggero c’è stato anche quello da parte di chi poteva intervenire e non lo ha fatto, quindi il capotreno e le forze dell’ordine, nonostante siano stati chiamati più volte.
“nessuno è intervenuto in nostro soccorso, quell’uomo poteva essere armato e anche fare una strage. questa è l’italia”.
Sono amare le parole della giovane studentessa che ha vissuto questo spiacevole episodio in un giorno che invece per lei era molto felice, si stava infatti recando nella Capitale per la cerimonia di consegna del riconoscimento.
“si è alzato ed è corso verso di me, chiamandomi con appellativi offensivi. ha anche minacciato di uccidermi”
inizia così il racconto della giovane, che ha descritto per filo e per segno quello che è successo a bordo del Frecciarossa Modena-Roma.
Stando ai dettagli emersi, l’uomo in questione si preparava a scendere dal convoglio ad alta velocità ma era inciampato. Così per capire cosa stesse accadendo la ragazza si è sporta nel corridoio e in quel momento è iniziata l’aggressione verbale.
L’uomo si è scagliato contro di lei e dopo alcuni tentativi di chiamare il capotreno, vani, la 22enne ha chiamato il 112, intanto nel frattempo un altro ragazzo si è messo fra lei e l’aggressore impedendo l’aggressione fisica oltre a quella verbale.
Al 112 ha spiegato, ancora molto scioccata, dove si trovava e quale era la situazione di emergenza. È stata messa in attesa ma poi la chiamata è stata interrotta perché l’aggressore diventava sempre più violento. Non è stato bloccato da chi doveva farlo di dovere e non sono state prese le sue generalità.
“lo spavento è arrivato i particolare quando lo sconosciuto ha minacciato di colpirmi con qualcosa che stava estraendo dallo zaino. poco dopo il treno si è fermato alla stazione tiburtina, poi è sceso e tutto è finito ma sono stati momenti di paura per me”.
Poi i carabinieri l’hanno ricontattata chiedendole informazioni ma ormai era tutto finito e loro addirittura le hanno detto che se non l’aveva attaccata fisicamente, la situazione non era così grave. Stessa cosa ha detto il capotreno, rinunciato perfino a redigere il verbale.
È stata chiara la natura della reazione violenta, infatti l’amica di Ikram non è stata insultata e lei non aveva la pelle scura come la sua. Si è trattato di razzismo senza mezzi termini e sebbene al suo arrivo alla Camera, la studentessa era circondata da persone felici, dentro di lei era molto triste e si è resa conto che per quanto possa essere brava agli occhi di alcuni rimarrà sempre una persona etichettata come diversa. È molto sconsolata quando dice queste parole, speriamo che davvero la situazione per lei e per chiunque si trovi in mezzo a episodi simili, venga tutelato davvero.
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