Omicidio a Caserta, anzi una vera e propria spedizione punitiva quella che ha provocato la morte dell’hair stylist Luigi Izzo.
Il 38enne aveva avuto poco prima una lite in un bar del luogo e diverse persone si sono presentate sotto casa sua, un gruppo di giustizieri che lo ha brutalmente assassinato davanti agli occhi della moglie.
Una storia di violenza inaudita quella che arriva oggi da Castel Volturno, in provincia di Caserta, dove un hair stylist di 38 anni è morto in seguito all’aggressione da parte di un gruppo di persone.
Queste si sono presentate sotto la sua abitazione, in cui viveva con la moglie, aggredendolo a coltellate fino a lasciarlo a terra senza vita.
Il tutto è avvenuto sotto gli occhi sconvolti della donna che ha allertato subito le forze dell’ordine e il 118 per denunciare quanto accaduto.
Secondo quanto ricostruito, Luigi Izzo si trovava poche ore prima in un bar della zona dove avrebbe avuto una lite per futili motivi. In seguito si è verificata la spedizione punitiva e l’uomo, conosciuto da tutti in paese, è stato assassinato con diversi fendenti.
Dopo l’aggressione, i responsabili hanno tentato la fuga ma gli agenti sono riusciti subito a rintracciarli e a identificare fra loro il presunto colpevole, ovvero quello che materialmente ha ucciso Luigi con un coltello.
Sul posto sono giunti i Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone ma anche un’ambulanza del 118. Tuttavia i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvare l’uomo, ormai riverso a terra senza vita nel vialetto antistante l’abitazione, in una pozza di sangue.
Una scena terribile che ha come unica testimone la moglie dell’hair stylist che ancora in condizioni di fortissimo shock ha riferito quanto possibile agli agenti ma saprà fornire ulteriori dettagli quando si riprenderà da questo orrore consumatosi per futili motivi.
In effetti, secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, sembra che a scatenare la furia omicida dell’aggressore sia stata una futile lite avvenuta in un bar con il figlio di quest’ultimo.
L’uomo che ha organizzato la spedizione punitiva è un 50enne con precedenti analoghi, padre di un ragazzo di 27 anni con cui appunto Izzo avrebbe litigato.
Il condizionale è d’obbligo perché le indagini sono solo all’inizio. Il 50enne è stato identificato insieme agli altri individui del gruppo e ora si trovano tutti in caserma, sottoposti a interrogatorio.
L’arma del delitto è stata consegnata agli agenti che ora ne hanno disposto il sequestro per condurre gli accertamenti, così come per la salma sono stati disposti gli esami autoptici.
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