Il bazar dei brutti sogni, di Stephen King (nelle librerie italiane da oggi, 22 marzo 2016, per Sperling and Kupfer) è un’antologia di racconti che il maestro dell’horror ha arricchito con aneddoti e commenti personali. Una ventina di storie, la maggior parte inedite – altre, come Miglio 81, già apparse in Italia in formato ebook – imbastite partendo proprio dai sogni, lo scenario preferito dallo scrittore, in cui, accanto agli immancabili mostri, non mancano ironia, ferocia, amore e, naturalmente (tanta) paura.
Chi predilige la letteratura horror, di cui Stephen King è l’indiscusso maestro, non può certo perdere Il bazar dei brutti sogni, una generosa raccolta di racconti accompagnati da commenti, aneddoti autobiografici e rivelazioni sulla genesi delle storie. Una specie di regalo che il re del terrore ha voluto fare ai suoi milioni di lettori ai quali svela i meandri segreti della sua scrittura, i legami tra le storie e i temi che lo ossessionano da sempre: la morte, l’aldilà, la morale, il senso di colpa – in una delle storie, ad esempio, intitolata proprio Aldilà, il protagonista è un uomo che, dopo essere morto di cancro, continua a rivivere costantemente la stessa vita, ripetendo all’infinito i suoi errori.
L’antologia, come dicevamo, raccoglie anche una serie di ‘appunti’ che fanno da controcanto alle storie, spiegandone i contenuti, i tempi e le motivazioni che hanno portato alla scrittura (spesso alla riscrittura) di ogni singolo racconto. Il punto di partenza è proprio il mondo dei sogni, attraverso cui si esplorano gli angoli più nascosti (e misteriosi) dell’animo umano e da cui l’autore ‘attinge’ per dar vita ai suoi terrificanti racconti horror. Venti quelli raccolti ne Il bazar dei brutti sogni, brevi e tecnicamente perfetti: dal bambino cattivo che uccide, ai demoni che si nutrono di dolore, dalla vita dopo la morte a chi provoca (o riesce a prevedere) la scomparsa di qualcuno. Il tutto condito con la giusta dose di suspense e di terrore che solo un maestro come Stephen King può confezionare.
Alcuni di questi racconti, scrive King nell’introduzione, sono già stati pubblicati, ma ciò ‘non significa che fossero conclusi allora o che lo siano adesso. Finché uno scrittore non muore o si ritira dalle scene, le sue storie non sono mai compiute e richiedono sempre ulteriori ritocchi o revisioni. Tra queste pagine ce ne sono anche di inedite’. Ma c’è ancora qualcosa che lo scrittore dice ai suoi lettori, ‘un ultimo punto che tengo a sottolineare, ovvero quanto sia felice, Fedele Lettore, che siamo ancora qui, tu e io’. Insomma, per gli amanti del genere, Il bazar dei brutti sogni, di Stephen King, è assolutamente da non perdere.
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