I sommozzatori, i carabinieri e le forze dell’ ordine stanno lavorando senza sosta da giorni e nelle ultime ore è stato recuperato un corpo nelle campagne di Belricetto di Lugo, nel Ravennate. Si ritiene che la vittima possa essere un uomo di 68 anni di Fusignano, che è stato segnalato come disperso durante l’ondata di maltempo che ha colpito in particolar modo l’Imolese e la Romagna.
Le autorità stanno ancora indagando per identificare la vittima e stabilire le circostanze della sua morte. Si tratta di un triste sviluppo in una situazione già difficile per le comunità colpite dal maltempo, che stanno lavorando incessantemente per ripristinare la viabilità e liberare le strade e piazze cittadine. Una dimostrazione di forza e costanza che ha attirato solidarietà e supporto.
Trovato un corpo a Lugo, le vittime salgono a 15
Il numero delle vittime dell’alluvione è salito a quindici e la situazione rimane preoccupante, anche in vista delle previsioni che preannunciano una nuova perturbazione.
Secondo i testimoni, il 68enne disperso è stato visto scendere da un furgone e poi trascinato via dalle acque, che avevano raggiunto il tetto del veicolo, nelle campagne di Belricetto di Lugo, a Ravenna. È importante sottolineare che Belricetto è la stessa località in cui, durante l’emergenza, un elicottero era precipitato mentre effettuava verifiche per conto di Enel sulle linee elettriche. Fortunatamente, i quattro a bordo sono rimasti feriti ma non sono in pericolo di vita.
La situazione continua ad essere difficile per le comunità colpite dall’alluvione e le autorità stanno lavorando per fornire aiuti e assistenza alle persone colpite, che si trovano ancora in una situazione delicata.
Le decisioni delle autorità locali
La Procura di Ravenna ha deciso di procedere e aprire, come prima mossa, un’inchiesta per l’ipotesi di reato di disastro colposo a seguito del disastro che ha colpito l’Emilia Romagna, in particolar modo la zona costiera. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, l’inchiesta è attualmente rivolta contro ignoti e si basa sulle prime relazioni delle autorità di Protezione Civile e delle forze dell’ordine. In seguito, una volta completata la fase di soccorso alle persone e di bonifica delle aree allagate, il procuratore capo potrebbe decidere di affidare consulenze tecniche specifiche per approfondire ulteriormente l’indagine.
La situazione è stata difficile per le comunità colpite dall’alluvione e l’apertura di questa inchiesta potrebbe fornire ulteriori risposte sulla gestione dell’emergenza e sulle eventuali responsabilità.
Finora sono state identificate sei vittime dell’alluvione e per loro sono stati aperti dei fascicoli conoscitivi, senza alcuna ipotesi di reato. Non è escluso, però, che in futuro possano emergere elementi che potrebbero portare a ipotesi di omicidio colposo per alcuni casi. Anche per la prima alluvione, che aveva colpito il territorio ravennate ad inizio mese, era stato aperto un fascicolo, ma senza alcuna ipotesi di reato.
La situazione continua ad essere difficile ma l’attenzione delle autorità e dei volontari è altissima e il supporto ai cittadini colpiti è stata un’importante manifestazione per le persone colpite. L’apertura di questi fascicoli potrebbe fornire ulteriori risposte sulla gestione dell’emergenza e sulle eventuali responsabilità.