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Categories: Salute

Il caffè in gravidanza fa male?

Il caffè in gravidanza fa male? Sono diversi gli studi che hanno cercato di trovare una risposta a questa domanda, considerando gli effetti che potrebbe avere la caffeina nelle donne in attesa di un bambino. Ci si è interrogati, nel corso del tempo, su differenti questioni, che riguardano anche la possibilità che il caffè possa far diminuire la probabilità di rimanere incinta e non sempre i risultati delle ricerche condotte sono coerenti. Vediamo, quindi, di saperne di più.

Gli effetti della caffeina

Non si può riflettere sugli effetti del caffè in gravidanza se non si conoscono le conseguenze che può avere l’assunzione di caffeina sul nostro organismo. L’effetto più evidente che comporta il caffè è quello di farci restare maggiormente svegli. La massima concentrazione della sostanza nel sangue viene raggiunta nel giro di un’ora da quando beviamo il caffè e la caffeina rimane nel sangue per 4-6 ore di tempo. Il caffè, tra i suoi effetti, ha anche quello di essere diuretico. Inoltre potrebbe essere la causa di nausea o di mal di stomaco, a causa della stimolazione della produzione di acidi gastrici.

Il caffè in gravidanza

Anche se non si è trovata una risposta certa che possa essere considerata una soluzione al problema, sicuramente è bene ricordare che è necessario non esagerare. Non si dovrebbero, infatti, superare le 3 tazzine di caffè ogni giorno, che corrispondono a circa 200/300 mg della bevanda. Anche se gli studi non hanno trovato delle corrispondenze specifiche tra la comparsa di diverse malattie congenite e l’assunzione di caffeina, è bene tenere presente che, se assunta in grandi quantità, può essere pericolosa per il feto, visto che è in grado di attraversare la placenta. Delle ricerche hanno messo in evidenza, ad esempio, il fatto che i figli di chi assume più di 500 mg al giorno di caffè potrebbero rimanere più svegli nei primi giorni della loro vita e potrebbero avere un’altra frequenza cardiaca.

Secondo molti esperti, non esisterebbe una correlazione tra l’assunzione moderata di caffè e l’aumento del rischio di aborto spontaneo. Quest’ultimo potrebbe, invece, essere maggiormente elevato se si assumono più di 200 o 300 mg al giorno di caffeina, soprattutto se si fa uso di alcool o di sigarette, oppure quando si assumono più di 800 mg al giorno di caffè. Nonostante siano diversi i motivi per bere il caffè, visto che si conoscono poco gli effetti che la caffeina potrebbe avere sui neonati, è necessario ridurne l’assunzione anche durante il periodo dell’allattamento.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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