Oggi 11 settembre rientro a scuola per gli studenti di Piemonte, Trentino e Valle D’Aosta: ecco il calendario completo delle altre regioni.
Oggi hanno fatto da apripista il Piemonte, il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, anche se ad aprire le danze era stata Bolzano il 5 settembre. Seguiranno poi la Lombardia, l’Abruzzo, la Basilicata, la Campania, con tante regioni invece pronte a tornare in classe il 14 settembre e il 15. Andiamo a vedere nel dettaglio il calendario completo del rientro tra i banchi di scuola in tutta Italia. Gli auguri su Twitter del ministro Valditara: “Care ragazze e ragazzi ci siamo. Per noi quello che conta è il vostro punto di vista”.
Suona la campanella in Italia, per la prima volta in tre regioni dopo Bolzano che aveva visto la ripresa delle lezioni già lo scorso 5 settembre. A distanza di una settimana dunque anche per Piemonte, Trentino e Valle D’Aosta è arrivato il momento di tornare sui banchi, con due e tre giorni d’anticipo rispetto alle altre regioni d’Italia.
Il 13 settembre sarà invece la volta di Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Basilicata, Umbria, Sicilia e Veneto, poi il 14 settembre di mercoledì toccherà ai ragazzi della Calabria, del Molise, della Puglia, della Sardegna e della Liguria. Inizio nel weekend, di venerdì 15 settembre infine per Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
La decisione, diversa tra le varie regioni, viene presa dai singoli istituti che si allineano a determinati calendari scolastici. Un calendario che guarda alle esigenze ambientali proposte dal collegio docenti, e che tiene conto ell limite minimo di 200 giorni di lezione per rendere valido e regolare l’anno scolastico.
Per quanto riguarda le vacanze invece, quelle di Natale andranno in linea di massima dal 23 dicembre fino al consueto 6 gennaio, mentre per le più brevi di Pasqua gli studenti riposeranno dal 28 marzo al 2 aprile.
Capitolo fine dell’anno scolastico invece, nella maggior parte del Paese sarà l’8 giugno l’ultimo giorno di scuola, anche se in Emilia Romagna, nelle Marche e in Valle D’Aosta si dovrebbe arrivare massimo al 6 giugno, in Trentino all’11 giugno e in Puglia e in Toscana al 7 giungo.
Molto presente nella vita degli studenti lo scorso anno, nemmeno il tempo dell’insediamento del governo Meloni, Giuseppe Valditara quest’anno ha dato il via all’anno accademico scolastico in veste ufficiale di ministro fin dal day 1.
Lo ha fatto su Twitter, con un post con toni inizialmente diversi da quelle che erano state le comunicazioni passate, dove esordisce rivolgendosi agli studenti con un amichevole e inaspettato “ragazze e ragazzi”: “Care ragazze, cari ragazzi, Ci siamo. È arrivato quel momento sempre uguale e sempre diverso: il nuovo inizio dell’anno scolastico“.
Poi il tweet continua, con toni più istituzionali: “Dal punto di vista delle procedure che il Ministero deve garantire l’inizio dell’anno scolastico è un rito consolidato. E quest’anno abbiamo velocizzato i tempi grazie a un importante piano di semplificazione”. Valditara, intervistato da Il Riformista, ha condiviso anche sul suo profilo una serie di estratti dell’intervista: “Dal punto di vista vostro di ciascuno di voi, l’inizio è sempre nuovo. E per noi, quello che conta di più siete proprio voi, è il vostro inizio, perché il centro di un sistema d’istruzione moderno deve essere la persona. Voi con le vostre capacità da scoprire e moltiplicare giorno per giorno, voi con i vostri sogni che sono il contrario delle chimere, voi con le vostre storie da scrivere, con le vostre capacità e i vostri progetti. Buon anno!”.
Tiene banco anche la questione Covid, visti gli aumenti dei casi delle ultime settimane, con la preoccupazione che sale in vista del ritorno a scuola. Secondo molti infatti con l’inizio delle lezioni potrebbero aumentare ancora i casi nel Paese, ecco perché il presidente dell’associazione presidi di Roma ha parlato di precauzione. Che rimangono in ogni caso individuali, visto che nonostante la precauzione sui numeri, non verranno presi provvedimenti ed attuate restrizioni. Non sembra ci siano obblighi di mascherine all’orizzonte, così come l’obbligo di isolamento dopo tampone positivo. Il ministero raccomanda in ogni caso ai genitori di non mandare i figli a scuola con eventuali simili associabili al Covid.
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