Il Parma, dopo il fallimento dello scorso anno, è dovuta ripartire dai dilettanti, dalla Serie D, per intenderci. Una categoria nella quale si incrociano i professionisti e gli amatori, una categoria che fa da spartiacque nel mondo del calcio, da li in poi è professionismo, da li in giù è dilettantismo nel senso più puro del termine. Di conseguenza, talvolta, gli stadi e i campio, soprattutto, non sono esattamente perfetti. Il Parma è stata ospite della Sammuarese nell’ultima giornata ma ciò che è saltato di più all’occhio non è stata la vittoria dei gialloblu o la promozione in Lega Pro ma il cerchio di centrocampo, imbarazzante.
La domanda, dopo aver visto il campo della Sammaurese, sorge spontanea: ma il cerchio è stato fatto a mano? La risposta probabilmente è si e aggiungiamo anche che forse aveva bevuto qualche bicchiere di vino di troppo. Va bene che siamo in Serie D dove non tutto è perfetto ma siamo comunque all’interno della FIGC e non nei campionati CSI dove tutto, o quasi, è concesso.
Il campo sul quale Sammuarese e Parma si sono affrontati avrebbe bisogno di una “ridisegnata” magari, questa volta, con l’aiuto di un macchinario o di un amico di Giotto. Le condizioni, strane, del campo non hanno però limitato la squadra emiliana che ha vinto 2-0 contro i padroni di casa e hanno concluso il campionato senza mai perdere. Un risultato molto importante quello dei parmigiani che vogliono conquistare la promozione anche il prossimo anno quando giocheranno in Lega Pro.
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