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Prosegue riscuotendo consensi la serie tv Il candidato, con una collocazione in palinsesto alquanto interessante: ospitata da Rai Tre al termine di ciascuna puntata di Ballarò.
La trama ruota attorno all’ ascesa politica di Piero Zucca (alias Filippo Timi), ex postino ed improbabile candidato Premier. Vero protagonista delle vicende però, a ben vedere, è lo spietato team che supporta (o forse sarebbe meglio dire pilota e manipola senza scrupolo) Piero nella sua campagna elettorale. Ogni cosa che Zucca fa e dice, infatti, è frutto delle macchinazioni della squadra: tutto è farsa, tutto è messa in scena. Piero Zucca è ignorante, poco acuto, non sa mettere in piedi uno straccio di discorso, ma ci pensa il team a trasformare i suoi punti deboli in paradossali elementi di forza, a costruire azioni, pensieri, parole e ad appiccicarli addosso al povero Piero, schiacciando, puntualmente, quell’ingenuità e quella bontà di fondo che lo animano.
La serie, ispirata al format francese Henaut President, guarda con sarcasmo alle storture e alle assurdità della politica, mettendone alla berlina, in particolare, le ipocrisie e le falsità.
Punto di forza de Il candidato è senza dubbio l’ironia esasperata, il carattere macchiettistico dei personaggi, surreali, eppure, nella loro esagerazione, capaci di cogliere aspetti del sentire comune.
La collocazione palinsestuale, poi, è sicuramente degna di nota: Il candidato si situa a chiusura di uno dei più noti e seguiti talk show politici della televisione italiana. Il dibattito politico serio e impegnato, dunque, lascia spazio all’ironia su quella che è la propria materia. Una mossa indovinata anche considerando che forse, in un momento complesso come quello che la nostra società sta attraversando, lo spettatore prova un certo piacere nel poter guardare la politica da una prospettiva diversa, superiore per così dire, nel vedere incarnati, anche se in modo esasperato, luoghi comuni che però, almeno in parte, riflettono il pensiero di molti. Il talk politico, accogliendo al termine delle sue puntate Il candidato, dal canto proprio, dimostra in qualche modo di saper sorridere di se stesso assieme allo spettatore.
Un’ultima annotazione di formato: la serie è costituita da episodi molto brevi, di pochi minuti ciascuno, pillole che rendono il prodotto adatto anche alla fruizione sul web, in una logica cross mediale. Nonostante sia presente una trama orizzontale e la domanda “Ce la farà Zucca a ottenere la vittoria?” ne costituisca il fil rouge, gli episodi tendono ad essere autoconclusivi, godibili anche se fruiti singolarmente.