Il cane più ricco del mondo si chiama Gunther V, vive in Italia, per la precisione a Pisa, e ha un passato affascinante. O forse no. La storia del cane Gunther e dei suoi eredi risale ormai a parecchi anni fa, ed è ricca di colpi di scena e, senza dubbio, molto misteriosa. In principio fu Gunther III, poi Gunther IV e infine Gunther V, tre generazioni di pastori tedeschi che, negli anni, hanno ‘posseduto’ una enorme eredità che li ha fatti entrare nel mondo dell’imprenditoria made in Italy… Ma cominciamo tutto dal principio, ovvero da una ingegnosa leggenda metropolitana messa in giro ormai da anni e che ancora non si è dissolta, e che periodicamente fa risalire alla ribalta il cane Gunther, la sua storia, il suo ‘tutore’ umano a due zampe Maurizio Mian e la Gunther Reform Holding Spa.
Siete curiosi di sapere la storia di Gunther? Ebbene, Gunther sarebbe un pelosissimo e ricchissimo pastore tedesco con una immensa fortuna in suo possesso, gestita da Maurizio Mian, tutore della bestia e a capo della società Gunther Reform Holding Spa. Ma da dove arriva tale fortuna? Facciamo un passo indietro e ripartiamo da Gunther III, il cane attorno a cui è stata costruita ad hoc la leggenda metropolitana che ha fatto il giro del mondo.
Leggenda metropolitana made in Italy
La leggenda metropolitana racconta del pastore tedesco più ricco del mondo che eredita una fortuna dalla contessa tedesca Carlotta (o Karlotte) Liebenstein. La verità sulla quale è stata costruita questa storia è un’altra: la padrona di un cane guarito da una grave malattia alla pelle da Eneo Mian, padre di Maurizio (e direttore col figlio della clinica dermatologica dell’Università di Pisa) per mostrare la sua riconoscenza alla clinica, gli lasciò un mucchio di soldi. Maurizio Milan, dal canto suo, negli anni ’90, per festeggiare questa guarigione scrisse con il Gunther Group (un gruppo musicale) la canzone Wild Dog. Il fatto rilevante è che la padrona di questo cane ‘salvato’ dalla malattia si chiamava Antonella e non Karlotte, e viveva a Pisa e non in Germania. Ad ogni modo, il mistero che circonda questo invidiato peloso ereditiero è ancora vivo. Il suo tutore, Maurizio Mian, è al centro di una lunga serie di sponsorizzazioni sportive e investimenti, anche editoriali, che continua ancora oggi. Negli anni si è detto pure che l’operazione con al centro il cane Gunther sia stata organizzata, almeno in parte, con la collaborazione di Klaus Davi. Nel 1995 fu lo stesso Mian a dire ai giornali che la storia del cane era stata inventata, ‘ispirandosi ai Cyber Punks californiani‘: si era trattato di una trovata ironica a scopo benefico, per portare l’attenzione su iniziative animaliste e sulle attività del suo gruppo finanziario, che si chiamava davvero gruppo Gunther.
Il cane Gunther, la famiglia Mian e le case miliardarie
Il 17 giugno del 1993, la Stampa pubblicò un articolo in cui si diceva che la squadra di pallavolo CentroMatic di Prato, in difficoltà economiche nonostante avesse raggiunto i playoff dell’A1, stava per ricevere molti fondi da Gunther IV che aveva ereditato 137 miliardi di lire. L’acquisto non andò a buon fine perchè la squadra fallì. Il cane più ricco del mondo e Maurizio Mian hanno investito, in questi anni, molto del patrimonio della società Gunther Reform Holding. Nonostante la smentita dell’esistenza del cane ereditiere data ai giornali italiani, la fama di Gunther pochi anni dopo diventò addirittura internazionale. Nel gennaio del 1999 se ne parlò a proposito di una villa di proprietà di Sylvester Stallone a Miami: un articolo della BBC, citando la stampa locale, riportò senza molte variazioni la storia del cane ereditiere. Un anno e mezzo dopo, stessa storia ma villa diversa: quella di Madonna, ancora a Miami, comprata da un gruppo di tre donne e due uomini presentatisi come I burgundi. Il cane avrebbe dormito nella camera da letto di Maddy stessa. La BBC dette l’affare per concluso, riportando ancora una volta la storia della contessa tedesca e dell’eredità. Pure il Corriere della Sera riprese la vicenda della villa a Miami, il 15 luglio 2000 nell’articolo dal titolo “Madonna vende villa a cane miliardario, è giallo”, in cui si legge: “Madonna avrebbe venduto la sua villa di Miami a un cane. Prezzo 7 milioni e mezzo di dollari, 15 miliardi e mezzo di lire. Secondo il Daily Star la villa, 8 camere da letto, è stata comprata da un misterioso gruppo che si fa chiamare The Burgundians, che agiscono per conto di Gunther IV, pastore tedesco unico erede di 200 milioni di dollari lasciatigli dal padrone“.
Gunther, le squadre di calcio e la politica
Nel 2002 il cane Gunther divenne presidente onorario del Pisa Calcio quando Mian compròla squadra, allora in C1. Alcuni lo ricordano anche allo stadio, mentre abbaiava durante le partite. Dopo tre stagioni Mian decise di vendere la squadra, nel 2006 si candidò alle elezioni politiche con la Rosa nel Pugno, ma non fu eletto. Quell’anno era presidente del Pontedera Calcio, e annunciò che avrebbe affiancato a lui nella carica due attrici di film per adulti. Nel 2009 era entrato nella società editoriale dell’Unità comprandone il 20 per cento. L’Espresso si occupò di lui per un’accusa di capitali depositati in paradisi fiscali: in quell’articolo, Mian venne descritto come l’erede di un grande gruppo immobiliare, farmaceutico e dell’intrattenimento, con le sedi legali sparse in diverse località degli Stati Uniti e delle Bahamas, che gode ancora dei proventi di alcuni brevetti di cui è rimasto titolare dopo la vendita dell’azienda di famiglia. Nel 2010 Mian ha comprato il 50 per cento della Carrarese Calcio insieme ad altri soci (tra cui Cristiano Lucarelli e Gigi Buffon). A maggio del 2014 il farmacologo ha incontrato, per conto della sua Gunther Reform Holding, il responsabile amministrativo del Bologna Calcio, Alessandro Gabrieli e il responsabile marketing Daniele Montagnani: che ci sia in mente l’acquisto della squadra rossoblu?
L’ultima apparizione di Gunther
Gunther V, il cane più ricco del mondo è testimonial di un resort super lusso di Blevio, e appare in un video di 4 minuti pubblicato nel luglio 2014, in cui si racconta la giornata tipo del cane miliardario, ospite abituale del resort sul lago di Como. Nello spot, curato dall’agenzia Klaus Davi, viene ripreso mentre si gode tutti gli agi della sua speciale suite, dopo essere arrivato su una limousine bianca insieme a due bellissime accompagnatrici. “Questo spot vuole evidenziare in maniera simpatica e provocatoria come, a differenza di molti blasonati hotel di lusso che non accettano nemmeno i cani, il nostro personale riservi agli amici a quattro zampe gli stessi vezzi e trattamenti di riguardo di cui godono i loro facoltosi proprietari“, ha dichiarato Andrea Luri, direttore generale Resort in questione.
Ormai, dopo anni di racconti e leggende metropolitane, ogni tanto, per giustificare l’origine della sua ricchezza, Mian parla ancora del cane Gunther e dice che si tratta dell’eredità della contessa, ma ormai sappiamo che non è così, anche se, come si legge sul Post: ‘ogni volta che lo fa, c’è il rischio che qualcuno lo prenda di nuovo sul serio‘.
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