Con la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid si è ufficialmente conclusa la stagione calcistica 2021/2022, può partire la festa dei blancos che, a Parigi, hanno alzato la Coppa numero 14 della loro immensa storia.
Partito senza i favori del pronostico, il Real Madrid ha stupito tutti ancora una volta, un percorso forse ancor più storico degli altri proprio perché iniziato tra mille insidie e perplessità e reso vincente dallo straordinario allenatore italiano.
Vince da sempre il Real Madrid, lo fa in tutti i modi e in tutti gli stadi, una mentalità vincente impossibile da allenare ma che nei momenti difficili viene riscoperta e porta i “blancos” a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Il grande protagonista della serata di Parigi rimane senza dubbio il nostro Carlo Ancelotti, capace di conquistarsi la quarta Champions League della sua carriera e diventando l‘allenatore più vincente di sempre.
Il suo Real Madrid ha dimostrato di saper gestire ogni momento dei 90 minuti e soprattutto di saper soffrire, compatto e sicuro dei propri mezzi.
La missione è stata portata a termine valorizzando i giovani talenti nella rosa dei “blancos” e sfruttando l’esperienza dei senatori.
L’esplosione di Vinicious JR è stata un fattore determinante per la stagione del Real Madrid ed il tandem offensivo completato dal fenomenale Karim Benzema ha creato scompiglio in tutta Europa.
Ha vinto con le sue squadre del cuore Carletto, come da lui stesso dichiarato, ora proverà a trascinare l’Italia nel dopo Mancini? Con il tempo sapremo la decisione di Re Ancelotti, nel frattempo ce lo godiamo e lo ringraziamo per aver portato un pò di Italia nella sua straordinaria cavalcata.
Il grande sconfitto della notte parigina è sicuramente Jurgen Klopp, alla terza finale di Champions persa in quattro giocate.
Esce tra gli applausi del suo pubblico e stringendo la mano ai suoi avversari, da signore qual’è, ma con tanto rammarico e amarezza.
Il suo Liverpool perde la seconda finale consecutiva contro il Real Madrid e stavolta lo fa con una squadra tecnicamente forse anche superiore a quella spagnola ma che ha trovato un Courtois in stato di grazia.
Ripartirà da Anfiled il tecnico tedesco, con le sue idee e con un pubblico che continue a spingerlo verso nuovi traguardi perché una sconfitta non cancella tutto lo straordinario lavoro fatto in questi anni.
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