Volerà alla volta di Washington il cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In qualità di inviato del pontefice sarà in America dal 17 al 19 luglio per la missione di pace per l’Ucraina.
In un comunicato, la Santa sede ha fatto sapere che la missione si propone con l’auspicio di cambiare idee e opinione circa il tragico scenario attuale del conflitto che sta interessando da più di un anno la Russia e l’Ucraina e al tempo stesso sostenere iniziative umanitarie.
A partire da oggi, sino al 19 luglio, il cardinale Matteo Maria Zuppi volerà a Washington per la missione di pace tra Russia e l’Ucraina. Zuppi in qualità di inviato dal Santo Padre, in questo viaggio sarà accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato.
“La visita si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini”.
Queste le dichiarazioni rilasciate tramite un comunicato diramato dalla Santa Sede in cui viene spiegato il motivo del viaggio a Washington.
In questi giorni il Cardinale Zuppi sarà a Washington per la missione di pace tra Ucraina e Russia. Tale visita non ha come obiettivo la mediazione, come spiegato nelle settimane scorse, ma, invece, quello di poter favorire un ambiente favorevole che successivamente possa portare a percorsi di pace, dopo più di un anno di conflitti.
A spiegarlo, il segretario di Stato Pietro Parolin, il quale ha aggiunto che in questa missione non si vuole escludere nessuno. La visita negli Usa è stata voluta fortemente da Papa Francesco, il quale ha voluto affidare l’incarico al cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, accompagnato in questa 3 giorni a Washington da un Officiale della Segreteria di Stato.
Nelle settimane precedenti, Zuppi si era recato prima a Kyiv dal 5 al 6 giugno e a fine mese, invece a Mosca. Nella prima tappa ha avuto la possibilità di interfacciarsi con il presidente Volodymir Zelensky e con il commissario parlamentare ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets oltre che con i membri del Consiglio delle chiese e delle organizzazioni religiose.
A Mosca invece ha avuto un incontro con Putin e con l’assistente del Presidente della Federazione Russa per gli affari di politica estera, Yuri Ushakov, una due giorni in cui ha avuto la possibilità di sottolineare l’importante e l’esigenza di una pace con il popolo Ucraino.
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