Era una delle più importanti strutture alberghiere e ricettive del Salento. Ma a causa del caro energia, ecco che anche il “Caroli Hotels” chiude i battenti.
Dopo 60 anni di attività, la chiusura inevitabile a causa dei costi dell’energia troppo elevati. Ecco le parole di chi lo ha diretto per anni.
Un’attività conosciuta in tutto il Sud Italia e non solo. Una struttura che ha visto più di 60 anni di attività e che mai avrebbe pensato di chiudere battenti. Ed invece è successo. Il “Caroli Hotels” di Gallipoli, in provincia di Lecce chiude. La causa? Gli elevati costi dell’energia elettrica.
Bollette da capogiro hanno portato la direzione generale a prendere questo importante seppur drastica decisione, lasciando anche a mani vuote e senza lavoro ben 275 dipendenti. Parole semplici quelle che la dirigenza dell’hotel stesso ha scritto nel comunicato, nel quale spiegava i motivi della sua chiusura: “spropositati ed insostenibili” i costi dell’energia elettrica per il mantenimento della struttura stessa.
La bolletta da 500mila euro ha portato il direttore generale, Caputo, a questa scelta sofferta. Un’attività ed un nome storico per il Salento e per tutti i turisti che, in tanti anni, si sono avvicendati all’interno di questo hotel.
Attivo dal 1966, oggi, dopo 60 anni, chiude. Non un solo albergo, ma ben 4, divisi fra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Ed è stato proprio il mese di agosto che ha portato la mazzata decisiva per quel che riguarda i costi energetici: la somma delle bollette dei 4 alberghi che arrivava quasi a 500mila euro.
Un comunicato ufficiale di annuncio chiusura a decorrenza immediata, sofferto ma necessario. Sono state le parole del direttore Caputo a spiegarne tutte le motivazioni, ma anche a ringraziare pienamente tutti i dipendenti per il grande lavoro profuso in questi anni di attività. Sono proprio i dipendenti ad esser, per primi, penalizzati da questa chiusura.
Sono infatti in 275 coloro che, da oggi, non hanno più un lavoro. Con coscienza, lo stesso direttore si dice rammaricato per il disservizio che si verrà a creare, per i tanti che avevano prenotato in albergo anche in questi giorni e che, invece, non troveranno che cancelli sbarrati alla struttura.
Ma i costi, specie quelli dell’energia, erano diventati troppo elevati per andare avanti, al di là di quelli che possono esser i margini di profitto. Una preoccupazione che non si ferma solo a questa struttura alberghiera.
Ad esser sul piede d’allarme è l’intera sezione AssoHotel di Lecce che, tramite le parole del suo presidente, De Venuto, auspica che il Governo, quanto prima, metta mano a questa situazione per calmierare i prezzi dell’energia per evitare di rischiare di “avere turisti, ma non strutture che li accolgano”, perché sono tanti gli alberghi che si trovano nelle stesse condizioni del “Caroli”.
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