A causa dell’inflazione, i pranzi pasquali saranno molto più costosi di quelli degli anni precedenti.
In base a ciò che afferma Federconsumatori, l’alimento che ha visto un rincaro notevole è la colomba farcita con un aumento del 51% seguito poi dalla pizza pasquale con un aumento del 34%, dagli ovetti con un aumento del 19% e dal salame corallina con un aumento del 16%. Ovviamente tutti questi rincari sono provocati dall’aumento del costo delle materie prime.
Proprio come è accaduto nel periodo di Natale, anche i festeggiamenti della Santa Pasqua risulteranno essere molto più costosi degli anni passati. Ogni famiglia sarà costretta a spendere molto di più proprio a causa dei rincari che interessano il settore alimentare provocando un aumento del costo delle pietanze pari ad uno +9,8%.
Un’analisi del costo di ciò che gli italiani acquistano per festeggiare la giornata di Pasqua è stata portata a termine da Federconsumatori. In base ai dati, condivisi anche da Repubblica, ciò che si scopre è che il rincaro più evidente è quello che interessa la colomba farcita che vede un costo di 22,57 al kg con un aumento del 51%. A seguito dei rincari troviamo la pizza pasquale che viene proposto al pubblico al costo di 17 euro al kg con un aumento del 34% insieme agli ovetti proposti al pubblico ad un prezzo di 29 euro al kg con un aumento del 19%. Una lunga lista a cui fa seguito anche il salame corallino venduto a 25 euro al kg con un rincaro del 16%, insieme ai coniglietti di cioccolata venduti a 3,79 euro al kg con un aumento del 12%.
Ma gli aumenti non finiscono qui. Ad essere colpiti dai rincari troviamo anche il casatiello, un prodotto tipico pasquale venduto a 22 euro al kg con un aumento del 3%, seguito poi dalla fesa di tacchino con un aumento del 4%. Il coniglio e l’abbacchio vengono venduti rispettivamente a 22 euro al kg a 27 euro al kg con un aumento del 3% e del 2%.
Se si continua l’analisi, osservando gli alimenti che hanno visto un notevole aumento di prezzo, di sicuro ciò che notiamo è che le materie prime, nel corso dell’ultimo anno, sono diventate sempre più costose. Repubblica, prendendo come esame i dati dell’Uif, ossia l’Unione Italiana Food, ha affermato che il burro, un elemento essenziale per la preparazione della colomba, ha visto un aumento del 57% rispetto al passato insieme alle uova che hanno subito un rincaro con un aumento del 72%.
Continuando ad analizzare gli ingredienti necessari per la preparazione di dolci tipici pasquali, è impossibile non citare lo zucchero, una materia prima che ha visto schizzare il proprio prezzo alle stelle raggiungendo l‘84% in più. Situazione analoga riguardo all’aumento di costo è quella che concerne la polvere di cacao e il frumento i quali sono aumentati rispettivamente del 25% e del 40% proprio a causa del conflitto in Ucraina.
Verso la direzione opposta invece stanno andando i prodotti tipici della Pasqua, le classiche uova. Questo prodotto in particolare vede una diminuzione del prezzo del 7% con una media di 15,27 euro per un prodotto di 220 grammi.
In linea di massima è possibile affermare che, con un po’ di attenzione, si può evitare di pagare un occhio della testa seguendo quei consigli che sono validi durante tutto l’anno. Ovviamente la prima cosa da fare è quella di mettere a confronto il prezzo al kg dei prodotti che si desidera acquistare. Inoltre, un altro consiglio da seguire è quello di approfittare delle offerte sta che ogni anno vengono organizzate proprio durante il periodo pasquale all’interno dei punti vendita appartenenti alla grande distribuzione.
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