Il Cdm ha approvato il decreto legge per l’emergenza maltempo

È finito il Cdm in corso oggi per definire le misure di aiuto e sostegno alla popolazione dell’Emilia Romagna, terminato con l’approvazione del decreto legge maltempo. Approvati aiuti per un pacchetto che vale 2 miliardi di euro, dice Meloni, ma mancano le coperture necessarie e si pensa di far fronte richiedendo di accedere al Fondo di solidarietà europea, come già avvenuto per il terremoto delle stesse zone 11 anni fa. Subito dopo la fine del Consiglio, Giorgia Meloni ha incontrato il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, accompagnato da 18 sigle e che ha fatto richiesta di un Commissario per la ricostruzione.

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Palazzo Chigi a Roma – Nanopress.it

Si è concluso meno di un’ora fa il Cdm molto atteso dedicato principalmente agli aiuti per l’Emilia Romagna. Il decreto legge maltempo è stato approvato all’unanimità: 2 miliardi di Euro quelli stanziati, per i quali si dovranno trovare le coperture, e con tutta probabilità si farà ricorso al Fondo di solidarietà europeo come già accaduto 11 anni fa in occasione del drammatico terremoto. Subito dopo la riunione, ha preso il via l’incontro tra Giorgia Meloni e Stefano Bonaccini, quest’ultimo accompagnato da 18 sigle. Il presidente della Regione Emilia Romagna ha chiesto l’istituzione di un Commissario per la ricostruzione. “Il decreto – ha detto Meloni al tavolo con Bonaccini – offre prime importanti risposte ai territori colpiti”.

Finito il Cdm, in corso l’incontro tra Giorgia Meloni e Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia Romagna chiede il Commissario per la ricostruzione

Alle 13.30 circa si è concluso il Cdm volto ad approvare il decreto legge maltempo e i conseguenti aiuti in esso inseriti per la popolazione dell’Emilia Romagna. Il dl è stato approvato all’unanimità e subito dopo la premier Giorgia Meloni si è recata all’incontro con Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, arrivato con 18 sigle rappresentanti le realtà imprenditoriali e agricole del suo territorio.

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L’arrivo di Giorgia Meloni al Cdm di oggi – Nanopress.it

A prendere parte al tavolo, assieme alla Presidente del Consiglio, alcuni ministri competenti per l’emergenza maltempo a vario titolo. Prima di lasciarle la parola, Bonaccini ha presentato un documento, sottoscritto tra gli altri anche dalle associazioni d’impresa e i sindacati, in cui si richiede l’istituzione di un Commissario straordinario per la ricostruzione, l’accesso al Fondo di solidarietà europeo oltre ad un Patto per il Lavoro e il Clima.

Meloni ha quindi preso la parola, illustrando le decisioni prese e approvate poco prima in Cdm: “Vorrei raccontare i provvedimenti licenziati, che offrono prime importanti risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna. È un decreto legge con i primi interventi urgenti, molto corposo, ci sono molte misure” ha preannunciato la premier.

Incontro Meloni-Bonaccini, le misure approvate dal Cdm di oggi

Nel decreto legge appena approvato, c’è la sospensione dei termini per quanto concerne versamenti contributivi e tributari fino alla fine di agosto, così come la sospensione di Arera sulle utenze luce e gas. Per quanto riguarda invece i mutui, ha spiegato Meloni, farà fede il protocollo d’intesa previsto in caso di calamità.

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Stefano Bonaccini e Giorgia Meloni – Nanopress.it

“Per la scuola c’è un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica, e la facoltà al ministro dell’Istruzione, con ordinanza, a lavorare con una certa flessibilità all’adempimento degli esami di maturità con gli istituti coinvolti” ha quindi proseguito la premier, parlando del settore istruzione.

Per quanto riguarda i lavoratori, ci sarà una cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni, con una copertura fino a 580 milioni di euro, mentre per i lavoratori autonomi rimasti momentaneamente senza lavoro sarà previsto un bonus una tantum da 3.000 euro con copertura pari a 300 milioni.

Come preannunciato, dal ministero dell’Agricoltura verranno poi stanziati 100 milioni di euro per le imprese agricole, mentre altri 75 milioni saranno fondi a valere per il riacquisto dei macchinari danneggiati.

Trecento i milioni stanziati dal ministero degli Esteri per le aziende esportatrici come contributo a fondo perduto, a cui si aggiungerà “una quota riservata di 400 milioni di euro” riguardante tassi agevolati a fondo perduto, ha spiegato ancora Meloni.

“Ci sarà fase di ricostruzione, sulla quale ancora non siamo ancora in grado di quantificare complessivamente le necessità e i danni” – ha concluso Meloni aggiungendo che “in passato interventi di emergenza da 2 miliardi di euro non so se si erano visti”.

Bonaccini, a termine dell’incontro, ha ringraziato il Cdm per lo sforzo e la velocità con cui hanno operato, pur sottolineando come sarà necessario nel futuro più prossimo di un ulteriore passo: “Servirà poi un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export pro capite”.

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