Il centrodestra ha inviato una proposta al governo, che mira al benessere psicologico della popolazione intera: togliere l’Iva sulla chirurgia estetica.
Questo è quanto si legge nella mozione di Anna Rita Patriarca di Forza Italia, che ha ottenuto il sostegno della leghista Simona loizzo e del deputato Luciano Ciocchetti di Fratelli d’Italia.
Il governo deve intervenire con una norma volta a togliere l’IVA da tutte le operazioni di chirurgia estetica, garantendo peraltro la certezza agli operatori del settore, ai pazienti, ai medici che da tempo si ritrovano a lottare con l’Agenzia delle Entrate.
Il centrodestra con una mozione ha richiesto l’eliminazione del trattamento IVA dalle prestazioni sanitarie volte a garantire lo stato di completo benessere psichico, sociale e fisico.
Noi tutti siamo portati a pensare che gli interventi volti a garantire il benessere siano soltanto quelli che hanno a che fare con infermità mentale o malattie varie. In realtà non è così, bisogna aiutare anche coloro che tramite la chirurgia estetica riescono a stare bene con se stessi e con gli altri.
Patriarca spiega che applicare l’IVA sulla chirurgia estetica è qualcosa di realmente critico per gli operatori, così come per i pazienti, oltre che qualcosa di altamente contraddittorio su cui bisogna intervenire adesso. L’intervento nel 2023 è fondamentale perché la tematica è al centro di una disputa legale ormai da troppi anni.
Ricordiamo infatti che nel 2005 l’Agenzia delle Entrate certificava le prestazioni di medicina e di chirurgia estetica come esenti da Iva, perché inclusi nelle operazioni svolte ad assicurare stato di benessere totale a tutti. Poi però alcuni uffici dell’Agenzia delle Entrate hanno contestato il tutto, richiedendo il versamento dell’IVA.
Gli uffici in questione hanno spiegato che soltanto alcune operazioni estetiche rientrano nelle cure mediche importanti possono godere dell’esenzione dell’iva. Mentre le altre che non hanno a che fare con handicap, malattia o traumi non possono essere coinvolte.
Adesso la mozione del centrodestra chiede di porre fine alle contestazioni e alle sanzioni sia per quanto riguarda il passato, che per il futuro. A questo proposito si è esposto Nicola Fratoianni che invece si è opposto alla richiesta.
Fratoianni ha dichiarato di non essere d’accordo perché mentre il governo si sta preparando a togliere il superbollo per chi ha la Ferrari da €300.000, la destra chiede di togliere l’IVA anche sulla chirurgia estetica, c’è chi non si può permettere le cure normali odontoiatriche.
Poi c’è anche chi aspetta anni per poter essere visitato o addirittura rinuncia ad acquistare farmaci importanti perché non ha la possibilità economica per farlo.
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