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Meteo

Il ciclone Mocha tocca terra: un milione di persone in fuga

Mocha tocca terra. Alle 13 ora locale, il ciclone ha raggiunto la costa dello stato di Rajine, in Birmania. Il ciclone Mocha, un potente fenomeno meteorologico, ha toccato terra tra il Myanmar e il Bangladesh dopo aver deviato nella direzione del territorio birmano nelle ultime ore.

Ciclone Mocha – Nanopress.it

Questo evento ha suscitato preoccupazione ed ha richiesto diversi giorni di preparativi di emergenza in entrambi i Paesi, al fine di evitare il verificarsi di possibili catastrofi. L’approdo di un ciclone così forte e pericoloso può causare danni significativi alle infrastrutture, alle case e alle proprietà, oltre a rappresentare una minaccia per la vita delle persone.

Ciclone e misure di sicurezza

Le autorità hanno adottato misure di sicurezza adeguate, come l’evacuazione delle aree costiere e la chiusura delle scuole e dei servizi pubblici, per proteggere la popolazione dalle possibili conseguenze negative del passaggio del ciclone.

Fuga dal ciclone – Nanopress.it

Tuttavia, nonostante queste precauzioni, i danni materiali e umani sono comunque possibili e si dovrà attendere la fine del ciclone per fare una valutazione più precisa della situazione.

In ogni caso, eventi meteorologici estremi come questo sottolineano l’importanza della prevenzione e della pianificazione per affrontare le emergenze climatiche e proteggere la vita delle persone e la sicurezza delle comunità.

Il ciclone Mocha ha fatto landfall alle 13 ora locale lungo la costa dello stato birmano di Rajine, una zona densamente popolata in cui vivono circa 6 milioni di persone, molte delle quali appartengono all’etnia Rohingya. Questo aumenta notevolmente il rischio e la vulnerabilità delle comunità locali, in particolare considerando che le infrastrutture e le risorse nella regione possono essere limitate.

Minacce dal ciclone in Bangladesh

Bangladesh, in particolare, affronta una minaccia significativa derivante dal passaggio del ciclone. L’isola di Saint Martin e la municipalità di Teknaf, nella regione di Cox’s Bazar, sono particolarmente a rischio.

Traiettoria – Nanopress.it

Questa regione ospita uno dei campi di profughi Rohingya più densamente popolati al mondo, che attualmente ospita oltre un milione di persone. La sovrappopolazione e le condizioni di vita già precarie rendono questi rifugiati estremamente vulnerabili agli effetti devastanti del ciclone.

In risposta a questa minaccia, le autorità locali e le organizzazioni umanitarie si sono mobilitate per proteggere e assistere le persone nella regione. Sono stati stabiliti piani di emergenza, inclusi centri di evacuazione, per garantire che le persone possano essere trasferite in luoghi sicuri e ricevere l’assistenza necessaria. Tuttavia, le sfide logistiche e l’ampiezza della situazione richiederanno un coordinamento efficace e sforzi congiunti per far fronte a una possibile emergenza umanitaria.

I cicloni in Bangladesh

il Bangladesh è soggetto a cicloni tropicali frequenti a causa della sua posizione geografica e delle caratteristiche climatiche della regione. Situato nella baia del Bengala, il Bangladesh è esposto alla formazione di cicloni tropicali provenienti dall’oceano Indiano.

Ciclone dal radar – Nanopress.it

La baia del Bengala è nota per essere una delle aree più attive al mondo per la formazione di cicloni tropicali. La combinazione di acque calde, umidità e variazioni stagionali dei venti crea le condizioni ideali per lo sviluppo di cicloni tropicali intensi. Questi cicloni si formano generalmente durante la stagione dei monsoni, che va da aprile a novembre, con un picco di attività tra maggio e novembre.

Il Bangladesh è particolarmente vulnerabile a questi cicloni a causa della sua geografia costiera bassa e piatta, che lo rende suscettibile all’inondazione costiera causata dagli storm surge (innalzamenti improvvisi del livello del mare). Le aree costiere densamente popolate e l’infrastruttura limitata contribuiscono alla vulnerabilità delle comunità locali.

Danni – Nanopress.it

Il governo del Bangladesh ha adottato misure di prevenzione e preparazione per affrontare i cicloni tropicali, compresa la messa in opera di un sistema di allerta precoce e la costruzione di rifugi per proteggere la popolazione. Tuttavia, nonostante gli sforzi di mitigazione, i cicloni tropicali continuano a rappresentare una minaccia significativa per il paese, causando danni materiali, perdite di vite umane e gravi impatti socioeconomici.

Cicloni più forti in Bangladesh

Il Bangladesh ha affrontato diversi cicloni devastanti nella sua storia, alcuni dei quali sono stati tra i più forti mai registrati nel paese. Ecco alcuni dei cicloni più potenti che hanno colpito il Bangladesh:
  1. Ciclone Bhola è considerato uno dei cicloni più mortali nella storia. Ha colpito il Bangladesh nel novembre del 1970, causando una grande devastazione. Si stima che abbia causato la morte di circa 300.000-500.000 persone, principalmente a causa degli storm surge e delle inondazioni.
  2. Il ciclone Sidr è stato uno dei cicloni più intensi a colpire il Bangladesh negli ultimi decenni. Ha colpito la costa del Bangladesh nel novembre del 2007, causando un’ampia distruzione e la perdita di migliaia di vite umane. Gli storm surge associati al ciclone hanno causato gravi inondazioni costiere.
  3. Ciclone Gorky ha colpito il Bangladesh nell’aprile del 1991, causando una delle peggiori catastrofi naturali nella storia del paese. Si stima che abbia causato la morte di oltre 130.000 persone e ha lasciato dietro di sé una vasta distruzione delle infrastrutture e delle colture.
  4. Il ciclone Amphan è stato uno dei cicloni più potenti a colpire il Bangladesh recentemente. Ha colpito la costa del Bangladesh e dell’India nel maggio del 2020. Sebbene il Bangladesh abbia adottato misure di preparazione efficaci, il ciclone ha ancora causato gravi danni e inondazioni, con una significativa perdita di vite umane e una vasta distruzione delle proprietà.

Questi sono solo alcuni esempi dei cicloni più forti e devastanti che hanno colpito il Bangladesh nel corso degli anni. La frequenza e l’intensità dei cicloni possono variare da anno a anno, ma il paese rimane suscettibile agli impatti dei cicloni tropicali a causa della sua posizione geografica e delle caratteristiche climatiche della regione.

Gianfranco Spensieri

Meteorologo professionista - Sono nato a Campobasso nel mese di settembre del 1980, sono laureato in Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso degli anni ha approfondito in modo particolare tutte le tematiche relative all’innesco delle frane superficiali in rapporto alle precipitazioni e analizzato le principali cause relative all'inquinamento atmosferico. Dal 2017 collaboro quotidianamente con la Testata Giornalistica Regionale della Rai facendo parte dei meteorologi di Rai Meteo per quanto concerne la regione Molise. Da marzo 2023 entra a far parte della squadra di NanoPress curando la parte meteo e ambiente.

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